Questo post non intende analizzare l’operato del politico Matteo Salvini, piuttosto si concentra sulla comunicazione, sul linguaggio e sul marketing che sono fattori incisivi ed importanti, forse anche di più sull’attività di Matteo Salvini. Proprio per questo viene lasciato il simbolo dell’hashtag. Continue reading “Perché #Salvini ha vinto”→
Si chiama Coulrofobia ed è la paura dei clown. Adesso se ne parla perché è in produzione il remake del nuovo film tratto da uno dei romanzi più famosi di Stephen King, IT, però è anche uno dei pretesti più importanti della nuova stagione di AHS: American Horror Story, denominata Cult, ancora una volta da quel geniaccio Ryan Murphy, che a volte riesce a regalare dei veri momenti di innovazione televisiva. Anche in questa stagione ci sono i clown, come in Freak Show. Si parla di paura. E c’è Trump, che per molti è un clown. Per altri un orco. Continue reading “AHS Cult: Trump diventa l’uomo nero. O un clown?”→
Non ci si poteva fermare alle Europee? No, c’erano le amministrative e tutti i conseguenti ballottaggi da fare. Stamattina, quando l’Unità mi è apparsa con il titolo “Il Pd tiene, ferita a Livorno” mi sono chiesto cosa fosse successo. Per fortuna che sui social sono tutti livornesi anche se residenti o in Canada o in Turkmenistan, o nati in altri comuni d’Italia, ma questo non conta, perché oggi ICH BIN LIVORNER! Continue reading “Clonate Renzi”→
Le elezioni europee sono finite, scrutinio terminato e trenini da carnevale di Rio in quel villaggio vacanza che è diventato il Nazareno, sede centrale del PD a Roma. Perchè stavolta c’è un vincitore, Matteo Renzi, plenipotenziario premier e segretario e ci sono anche degli sconfitti, l’M5S e Beppe Grillo. Per la verità c’è un grande vincitore, con altri che hanno vinto, e c’è un grande sconfitto, con altri che hanno perso. Stavolta non si può dire “hanno vinto tutti”. Continue reading “Vincitori, vinti e la retorica del voto”→
Finisce finalmente un’orribile campagna elettorale per merito di tutti, nessun escluso, segno più che evidente che oramai siamo su pezzi di un relitto che una volta si chiamava democrazia occidentale e che oramai non naviga più. Ci siamo ritrovati in un brodo di citazioni del passato, senza risposte, con claim gettati come fossero simulacri senza riferimento, siamo nel ritornello, senza ricordare la canzone. Mi soffermo su un hashtag che è andato molto forte in questo periodo: #onoioloro. E’ dei cinquestelle. Non mi sono simpatici, mai nascosto, del resto neanche per gli altri ho simpatie, solo che qui non ci si accorge che siamo su un piano pericolo: la creazione del nemico. Continue reading “#onoioloro Chi? Un post orgogliosamente zombie”→
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