Purtroppo in quei giorni arrivava la tragica notizia della scomparsa di Monica Vitti. Ne ho parlato anche in un altro post, legato anche ad un’altra icona . Non ho voluto scrivere un coccodrillo, termine giornalistico per gli articoli-ricordi in occasione della scomparsa di un personaggio. Ammiravo ed amo ancora troppo la Vitti per fare un elenco e basta della sua carriera. Comunque proseguendo c’è l’articolo originale dove si parla di come i podcast siano un fenomeno di serialità importante e sempre più ascoltato. Buona Lettura.
Dieci anni dal Naufragio
“L’orecchio tende ad essere pigro, brama le cose familiari, ed è scioccato dall’inaspettato: l’occhio, d’altro canto, tende ad essere impaziente, anela la novità ed è annoiato dalla ripetizione.” Questa citazione del poeta Wystan Auden ci introduce in un medium diverso da quello della tv e ma non lontano dalla serialità. Parliamo di podcast e lo facciamo in occasione di un triste anniversario. Dieci anni fa il naufragio della nave da crociera Costa Concordia fu un evento che tragico che portò l’attenzione del mondo intero su una vicenda che ricordava molto quella del Titanic: una nave da crociera, la più grande nave da crociera della marineria italiana, lunga 300 metri, alta più di un palazzo, con a bordo la popolazione di un paese, era naufragata proprio di fronte all’Isola del Giglio. Un evento che molti hanno negli occhi vedendo questo gigante bianco fotografato di lato mentre sta sempre più scivolando verso il fondo. Una vicenda che ha moltissimi risvolti, compreso quello giudiziario e che ora ha prodotto due podcast: Il dito di Dio e Apnea.
Dalla Mano di Dio a Il dito di Dio
Il dito di Dio è una produzione Spotify Studios in collaborazione con Chora Media, scritto da Pablo Trincia con Debora Campanella, che si compone di 8 puntate da circa 45 minuti l’una in cui si dà voce ad alcuni dei protagonisti dell’incidente – passeggeri, soccorritori, membri dell’equipaggio – a cui si aggiungono gli audio originali di quella drammatica notte. Forte capacità narrativa priva di retorica, vittimismo o sensazionalismo, che rende il podcast allo stesso tempo reale, asciutto ma ugualmente carico di intensità e che fa attraversare varie emozioni e stati d’animo. Il racconto di Pablo Trincia suscita nell’ascoltatore che viene coinvolto a tal punto da ritrovarsi quasi a bordo di quell’immensa città galleggiante trasformatasi in una corsa di sola andata per 32 persone e in un viaggio all’inferno per tutte le 4.229 persone a bordo. Tanti racconti anche commoventi come quello di un padre malato di cuore che mette in salvo tutta la sua famiglia prima di lasciare che le forze gli vengano meno, quello di una madre che racconta una bugia alla figlia per paura che rinunci alla sua salvezza per soccorrerla, quella di un cameriere che si toglie le scarpe per darle a una donna rimasta scalza, quella di un amministratore locale che, senza pensarci due volte, percorre la rotta contraria a bordo di una scialuppa per salire sulla nave che affonda correndo il rischio di morire a sua volta pur di dare una mano. Non vengono tralasciati gli aspetti legati alle motivazioni dell’incidente – l’ormai noto “inchino” del comandante Schettino – e sulla gestione dell’emergenza. Così come nella narrazione trovano spazio la generosità degli isolani e il senso del dovere di chi contribuì a salvare tante vite anche mettendo a rischio la propria.
Apnea
RADIO E SERIE TV
La radio è stata scenario e setting per alcune serie tv. Frequency racconta di Raimy Sullivan, detective della polizia di New York nel 2016, scopre che è in grado di parlare con il padre Frank Sullivan, un altro poliziotto morto nel 1996, grazie ad una radio ad onde corte. Così, Raimy è in grado di ricostruire il rapporto con suo padre, creduto corrotto nel momento della sua morte. Più famoso è sicuramente Voci nella Notte. Jack Killian, interpretato da Gary Cole, è un ex detective della polizia di San Francisco, che ha ucciso accidentalmente un suo amico e compagno di squadra. Crollato nel baratro della depressione e dell’alcolismo. Un giorno viene contattato dalla bella e ricca Devon King, che gli offre un posto come conduttore radiofonica. Killian diventa una voce familiare per i nottambuli della città, che lo chiamano in cerca di soluzioni ai loro problemi.