Siamo entrati nell’ultima settimana dell’anno, la prossima domenica sarà già il 2021 che per alcuni sembra quasi una liberazione, la fine di tutti i male, molto più che “pace in terra e agli uomini di buona volontà” come recita la più famosa delle preghiere cristiane. Certamente il VDay e l’avvio della campagna vaccinale in tutta Europa lascia ben sperare. La mia speranza però è che il 2021 sia un anno in cui la scienza ed il sapere in genere siano più considerati e rispettate. Se addirittura di fronte al ritrovamento del Thermopolium di Pompei, meraviglia del mondo antico, rinvenuto alla luce grazie al lavoro degli archeologi, abbiamo chi dice che o che è un falso oppure che già sapevano che era lì e “lo tirano fuori ora per prendere in giro la gente”, siamo davvero messi male.
Io mi sono già espresso sulla questione della cultura, sia quando ho detto provocatoriamente – ma neanche tanto – che la scuola ormai è inutile e va abolita, e che chi odia il sapere e la cultura odia se stesso. Ho dovuto anche specificare che con cultura io non intendo solamente l’alveo delle materie umanistiche ed artistiche, visto che anche la scienza è una parte fondamentale del corpus dei saperi che formano la cultura del mondo. Purtroppo e lo dico a costo di sembrare un bacchettone per scienza ormai al massimo si intendono le ultime novità degli smartphone. Se poi qualcuno sprecasse un po’ più di tempo a capire come si arriva a quelle novità non sarebbe una cosa così brutta.
Nel 2021 però non c’è solo la questione del vaccino, anzi dei vaccini, anti-covid ad animare il mondo scientifico. Ci sono delle questioni importanti quanto il Covid specialmente per il nostro futuro. La prima su tutte è il Clima. Su questo tema il cambio alla Casa Bianca è stato provvidenziale. Biden intende riportare gli Stati Uniti nell’Accordo di Parigi sul clima, il più importante patto per limitare le emissioni inquinanti concordato dalla maggior parte dei paesi negli ultimi anni, e avere pronti nuovi approcci e politiche in tempo per la prossima riunione sul clima delle Nazioni Unite, che si terrà a Glasgow, in Scozia, a novembre del 2021. Sarà un’occasione importante per andare oltre l’Accordo di Parigi con nuovi impegni per la riduzione delle emissioni dei gas serra, come l’anidride carbonica, tra le principali cause del riscaldamento globale. Cina e Unione Europea hanno intenzione di raggiungere l’obiettivo di un bilancio a zero emissioni di anidride carbonica entro il 2050-60; gli Stati Uniti potrebbero annunciare un piano simile. Sono buone notizie ma forse non saranno sufficienti, visto che ci troviamo con inverni che stanno sempre più risentendo del riscaldamento e maggiormente delle oscillazioni di El Nino e de La Nina, due fenomeni climatici oramai fuori controlli – se mai lo sono stati.
Altro argomento forte è quello della connettività e non solo per 5G ma per la diffusione di standard più aperti e liberi. Il 2021 potrebbe inoltre segnare un cambiamento importante nel modo in cui si condividono i risultati delle ricerche scientifiche. Sarà infatti messo a disposizione della comunità scientifica un nuovo sistema ad accesso aperto (“open access”) che raccoglierà gli studi di alcune delle più grandi organizzazioni che finanziano la ricerca, come la statunitense Bill & Melinda Gates Foundation, l’ente benefico britannico Wellcome Trust e il Consiglio dei Paesi Bassi per la ricerca (NWO). A partire da gennaio, le ricerche rese possibili dai loro finanziamenti dovranno essere disponibili da subito e fruibili gratuitamente da tutti. L’iniziativa si chiama “Plan S” e potrebbe cambiare il funzionamento di numerose riviste scientifiche. Questo è un argomento fondamentale per il presente ed il futuro. Un maggiore accesso ai dati garantisce anche una migliore e più pronta capacità a rispondere alle grandi sfide dell’uomo, come quello dei vaccini. Se non ci fosse stato un impegno di tutto il mondo nella sfida al virus dubito che oggi saremmo qui a parlare di VDay. Certo in questo modo ci saremmo risparmiati le pregnanti dichiarazioni di Montesano e della Parisi sulla loro intenzione di non vaccinarsi, ma speriamo di sopravvivere lo stesso.
Non si muore di solo Covid, ma anche di altre patologie, a cui una risposta sembra venire dalla ricerca sulle cellule staminali, argomento che è stato nelle headline dell’informazione non così tanto tempo fa. L’Associazione internazionale per la ricerca sulle cellule staminali è un’organizzazione indipendente con sede negli Stati Uniti ed è considerata uno degli organismi più autorevoli nel settore. Nel 2021 pubblicherà un’attesa serie di nuove linee guida sulle staminali, le cellule in grado di trasformarsi in diversi tipi di altre cellule a seconda delle circostanze, e ritenute un’importante risorsa per lo sviluppo di nuove terapie e trattamenti contro malattie per le quali a oggi non c’è cura. Le nuove linee guida comprenderanno indicazioni sull’impiego delle staminali per ottenere strutture che somigliano alle fasi iniziali dell’embrione. Strutture di tipo embrionale di questo tipo, che non impiegano embrioni veri e propri, dovrebbero consentire di superare le limitazioni legali imposte in alcuni paesi sullo studio degli embrioni in vitro (quindi in laboratorio) oltre due settimane dalla fecondazione. La possibilità di avere periodi più lunghi di analisi potrebbe aiutare i ricercatori a comprendere meglio le circostanze che causano aborti spontanei nelle fasi iniziali della gravidanza. Le malattie trattate con le cellule staminali sono molte tipologie di cancro, l’Alzheimer, l’artrite reumatoide, il Parkinson, il morbo di Crohn e moltissime altre che arrivano anche all’infertilità maschile e all’inversione della calvizie. Qui però c’è da superare la resistenza di elementi al di fuori della comunità scientifica, come molti rappresentanti delle comunità religiose che non approvano l’uso di questo tipo di soluzioni.
Poi c’è lo Spazio . Se avete paura degli ingorghi non andate su Marte il prossimo anno. Oltre al rover Perseverance della NASA in arrivo sul pianeta il 18 febbraio, dovrebbe raggiungere Marte anche la missione Tianwen-1 della Cina, con un robot automatico che potrebbe toccare il suolo marziano verso aprile. Se tutto dovesse andare come nei piani, sarebbe il primo robot prodotto dal programma spaziale cinese a esplorare Marte. A ottobre del 2021 dovrebbe invece realizzarsi il lancio del James Webb Space Telescope, il telescopio spaziale più potente di sempre, che ha subìto in questi anni innumerevoli ritardi e rinvii. È stato realizzato dalla NASA in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’Agenzia Spaziale Canadese. Avrà una sensibilità molto maggiore rispetto al telescopio spaziale Hubble e potrebbe consentirci di effettuare osservazioni con una definizione senza precedenti. Gruppi di astrofisici in Europa, Australia e nel Nord America sono al lavoro per dimostrare un nuovo modo per rivelare le onde gravitazionali, sfruttando i segnali emessi dalle stelle di neutroni. Ci sono già stati buoni precedenti, ma nel 2021 si potrebbero ottenere nuove evidenze che potranno aiutarci a localizzare e studiare grandi eventi cosmici.
Ultimo argomento di importanza mondiale sono le Donne. C’è in tutto il mondo e in tutti i campi una questione femminile che si sta sempre più aggravando. Una questione che non riguarda solamente il femminicidio, la violenza ed il revenge porn – anche se solo questo basterebbe a far vedere quanto sia fondamentale la questione. C’è una questione femminile perché le donne sono discriminate continuamente. Lo stesso concetto di “quota rosa” non è altro che mettere una toppa su un buco talmente grande ed evidente che pervade tutte le società del nostro mondo, con le debite proporzioni e differenze. Qualsiasi miglioramento che si voglia tentare nel nostro modo di vita passa nell’affrontare tale questione. Si tratta di voler dire se davvero vogliamo un mondo che sia più aperto e che offre pari opportunità a tutti i suoi componenti oppure dire che questo è per ora impossibile, in questo modo però subirne tutte le conseguenze.
PS: Molto probabilmente questo è l’ultimo post di questo blog per il 2021. Questo spazio è attivo da oltre 8 anni. Era nato come uno sguardo sul mondo della serialità ed è diventato molto altro, complesso e disordinato, proprio come la persona che lo scrive. Chi mi conosce sa che qui c’è anche la mia storia, malattia compreso. Il 2021 è un’incognita anche per me. Come tutta la vita del resto. Quello che ho voluto è diffondere un po’ di riflessioni e di pensiero critico. Spero di esserci riuscito.