Una piccola provocazione semiseria contro i continui articoli e post che scatenano i frequentatori delle rete sociali e non dei social network. A volte è vero che si potrebbero usare dei termini italiani rispetto a quelli stranieri, però io difenderei di più l’uso di obiettivo con un b sola e non oBBiettivo dicendo che non è più errore, come dire SULL’ASTRICO” invece che SUL LASTRICO. E ce ne sono parecchie! Solo che preferiamo questa tendenza perché al livello SEO e di algoritmo social è più alto.
La lingua è un “organismo” in continua evoluzione. Chi sostiene sempre la “corruzione” della lingua dovrebbe confrontare come noi non parliamo e scriviamo come 5/10 anni fa. Forse chi propugna questa idea dovrebbe presentare un modo di arricchimento della lingua quotidiana.
Comunque ora ecco la lingua che davvero inquina l’italiano.
Ci sono 180 vocaboli latini che noi usiamo comunemente in italiano.
Un grazie all’ottimista latinista Fabio Massimo Rossi
Ad hoc = per questo. Si dice di persona, oggetto, incarico, soluzione strumento perfettamente adatto o specificamente dedicato al compito da svolgere o al problema da risolvere.
Ad honorem = per onore. Si dice di titoli concessi come premio al merito.
Ad personam = alla persona, verso la persona. A titolo o a vantaggio personale.
Agenda = cose che devono essere fatte. Taccuino o dispositivo con calendario, su cui si annotano le cose da fare. Programma delle attività da svolgere.
Àlbum = la tavoletta imbiancata su cui si scriveva con l’inchiostro. Libro che raccoglie foto, disegni, firme, figurine… raccolta di brani musicali.
A latere = a fianco. Collateralmente, accanto, in margine. Colui che affianca qualcuno per aiutarlo (giudice a latere).
Alias = altrimenti. Pseudonimo, identità fittizia. Norma Jeane Mortenson, alias Marylin Monroe
Àlibi = altrove. Scusa, pretesto (trovi sempre un alibi per non fare le cose!). Avere un alibi: in un processo, poter dimostrare di non essere stati lì nel momento del delitto.
Alter ego = (vedi: ego)
Ante litteram = prima della lettera. Si dice dell’opera o della persone che precorre i tempi, prefigurando o anticipando fenomeni successivi al proprio periodo storico.
A priori (a posteriori) = a partire da quanto sta prima (sta dopo). Si dice di considerazioni o giudizi espressi a prescindere dai fatti, o in conseguenza dei fatti.
Area = aia, porzione di terreno davanti a una casa rurale o a una villa. Porzione di terreno, campo in cui si pratica uno sport, porzione di un organismo (es: area corticale), ambito di uno schieramento politico.
Audio = io sento, io ascolto. La parte che emette o trasmette suoni di un dispositivo.
Auditorium = luogo per ascoltare. Sala per concerti o conferenze.
Aula magna = sala grande. L’aula più grande di un’università o un edificio pubblico.
Aut aut = o… o. Segnala la necessità di operare una scelta netta tra due alternative che si escludono a vicenda.
Bis = due volte. Negli spettacoli, richiesta di ulteriore esibizione. Supplemento.
Bonus = buono. Sconto, abbuono. In ambito lavorativo: gratifica, premio, incentivo. In ambito sociale: singolo contributo economico riconosciuto in seguito a specifiche condizioni (anzianità, maternità…).
Brevi manu = con mano corta. Si dice di qualcosa consegnata di persona, senza intermediazioni.
Campus = territorio. Il complesso degli edifici, dei terreni e delle attrezzature sportive appartenenti a un’università.
Capsula = cassettina. L’involucro di un farmaco. Ma anche “capsula spaziale”.
Casus belli = motivo della guerra. La ragione o, spesso, il pretesto di un conflitto.
Cellula = piccola stanza. Unità fondamentale di un organismo vivente. Elemento di base di una struttura clandestina.
Continuum = una cosa continua. Sequenza ininterrotta.
Corpus = corpo. Raccolta, insieme di opere o di documenti.
Cupio dissolvi = desidero essere distrutto. Indica l’estremo confine dell’autolesionismo fisico o psichico.
Curriculum (vitae) = corso (della vita). Sintesi degli studi e delle attività svolte.
Cursus honorum = progressione delle cariche pubbliche. Carriera politica o accademica.
Data (pl. di datum) = le cose date. Complesso di elementi, numerici e non, che costituiscono un’informazione.
Deficit = manca. Disavanzo, ammanco, passivo di bilancio, mancanza.
Deo (agimus) gratias = rendiamo grazie a Dio. Espressione impiegata per esprimere (spesso in modo ironico) soddisfazione o sollievo: “deo gratias che ti sei degnato di venire”.
Desiderata = cose desiderate. I desideri, le richieste (si usa al maschile: i desiderata).
De visu = per diretta visione, avendo visto (con i propri occhi). Si usa per indicare la conoscenza diretta e personale di un evento.
Deus ex machina = il dio (sceso) dalla macchina. Chi è così abile da risolvere situazioni complicate.
Do ut des = do affinché tu dia. Indica disponibilità a concedere qualcosa solo in cambio di qualcos’altro.
Duplex = doppio. Stanza, apparecchiatura… fruibile da due utenti.
Ego (alter ego) = io (l’altro me stesso). L’io, in psicoanalisi (super-ego è il super-io). Alter ego è invece chi mi sostituisce in un compito.
Ergo = quindi, perciò. Quindi, perciò, concludendo un ragionamento.
Errata còrrige = (queste cose sbagliate correggi). L’elenco delle imprecisioni, delle sviste e degli errori contenuti in un testo, con relative correzioni.
Ex = da, fuori di. Anteposto a una qualifica ne indica la cessazione. Può anche significare “proveniente, tratto da” (ex libris).
Ex abrupto (sermone) = interrompendo il discorso. All’improvviso, inaspettatamente.
Ex aequo = alla pari, con uguale merito. Si dice di due concorrenti classificati a pari merito, o di un premio diviso in parti uguali.
Excelsior = che sta più in alto. Il massimo, l’eccellenza, il meglio. Usato spesso per chiamare alberghi e, in passato, sale cinematografiche. Da Algida a Nivea, tra l’altro, non sono poche le parole latine che mettiamo nel carrello del supermercato.
Excursus = sortita, corsa verso l’esterno. Divagazione, digressione, rassegna.
Ex libris = dai libri. Etichetta decorata o timbro che si applica su un libro per indicare a chi appartiene.
Ex novo = di nuovo. Di nuovo, daccapo, dall’inizio.
Extra = fuori. Ulteriore, fuori dall’ambito comune, straordinario, eccellente.
Ex voto (suscepto) = per promessa fatta. Per grazia ricevuta.
Fac totum = fai tutto. Chi si occupa di molti incarichi eterogenei.
Ferramenta = attrezzi di ferro. Il negozio che vende attrezzature di ferro (e, ora, non più solo di ferro). È latino medievale.
Focus = focolare. Centro d’interesse, punto focale.
Forma mentis = forma della mente. Struttura o attitudine mentale, criterio.
Formula = piccola forma. Complesso di simboli (matematici, chimici…) o di parole (formula di scongiuro, di rito…) che hanno significato codificato e ricorrente. È latino medievale.
Forum = piazza. Riunione o discussione pubblica, anche in rete.
Gratis = per i favori, per le benevolenze. Gratuito, concesso senza compenso.
Genius loci = spiritello, nume tutelare del luogo. Identità, atmosfera tipica e unica di un luogo.
Habitat = (egli) abita. Il sistema ambientale nel suo complesso.
Habitus = aspetto. Comportamento, abitudine, insieme di tratti caratteristici.
Hic et nunc = qui e ora. Qui e ora.
Homo (+) sapiens = uomo (+) saggio, ragionevole = Noi, il genere umano. Sulla cui ragionevolezza si potrebbe aprire un’interessante discussione.
Honoris causa = a titolo di onore. Si dice di riconoscimento, specie accademico, conferito per meriti speciali.
Horror = orrore. Di genere o stile macabro, spaventoso, raccapricciante.
Horror vacui = orrore del vuoto. Orrore del vuoto.
Humus = suolo, terra, terreno. La componente organica del terreno. Il sostrato socioculturale di un fenomeno.
Ictus = colpo, battuta. In medicina: colpo apoplettico. In musica, linguistica, metrica: l’accento.
Idem = quello stesso. La stessa cosa, il medesimo elemento, ugualmente, allo stesso modo.
Imprimatur = che sia stampato. Approvazione, consenso, autorizzazione.
In alto loco = in luogo alto. Là dove si comanda.
In calce = nel calcagno. Al termine di un testo.
In camera caritatis = nella camera di carità. Tra noi, senza che nessuno ci ascolti.
Incipit = incomincia. La parte iniziale di un testo.
In extremis = al momento estremo. In punto di morte, all’ultimo momento, appena prima dello scadere del termine.
In fieri = in divenire. In divenire, in via di sviluppo.
In flagrante (crimine) = mentre (il delitto) brucia. Si usa a proposito di un reo sorpreso mentre sta compiendo un delitto.
In itinere = durante il percorso. Durante, nel corso di.
In loco = nel luogo. Nel medesimo luogo, senza spostamenti.
In medias res =nel mezzo delle cose. Nel bel mezzo.
In nuce = in una noce. In sintesi, in piccolo, allo stato embrionale o potenziale.
In pectore = in petto. Di qualcuno il cui incarico è stato già assegnato ma non ufficializzato.
In primis = fra le prime cose. Per prima cosa, prima di tutto.
(Ad) interim = nel frattempo. Incarico provvisorio. Il periodo in cui una carica vacante viene assunta provvisoriamente.
Inter nos = fra noi. In tutta segretezza, in modo riservato e non ufficiale.
Interiora = le parti più interne. I visceri.
In toto = in tutto. Completamente.
In vitro = sotto vetro. In provetta, in laboratorio.
Ipse dixit = l’ha detto lui (il “lui” è Aristotele). L’ha affermato una somma autorità (spesso usato in senso ironico).
Ipso facto = nel fatto stesso. Immediatamente, contestualmente, automaticamente.
Iter = viaggio, cammino. Percorso procedurale a cui è soggetta una pratica burocratica o una legge parlamentare.
Junior, senior = più giovane, più vecchio. Il più giovane, il neoassunto. Il più anziano anagraficamente o professionalmente.
Lapis (aematitis) = pietra (di colore rosso). Matita, strumento usato per disegnare.
Lapsus = scivolone. Errore involontario.
Lavabo = io laverò. Lavandino. Indicava la bacinella dove il prete si lavava le mani prima di dir messa.
Legenda = cose da leggere, didascalia. Schema per interpretare i simboli convenzionali impiegati in una mappa, in una tabella o in un grafico.
Libellula = piccola bilancia. Insetto dalle lunghe ali trasparenti.
Libìdo = desiderio, piacere, voglia. Desiderio sessuale.
Magnitudo = grandezza. Si usa per definire l’intensità dei terremoti.
Mare magnum = mare grande. Gran numero, grande quantità.
Medium (al plurale: media) = mezzo. Mezzo/mezzi di comunicazione di massa. Al singolare, nell’abbigliamento, taglia media. In accezione esoterica: persona dedita al paranormale, in quanto “tramite” tra diversi mondi.
Memorandum = da ricordare. Nota di sintesi, elenco di istruzioni, elementi di base per un accordo preliminare, taccuino per appunti.
Mica = briciola, granellino. Oggi usato come avverbio negativo: “mica bello”.
Minus habens = che ha meno. Che è meno dotato (anche dal punto di vista intellettivo).
Miscellanea = cose mescolate insieme. Insieme eterogeneo.
Modus (operandi, vivendi. Est modus in rebus) = modo. Modo. Modo di procedere. Modo di vivere, stile di vita, e anche accordo tra due parti in conflitto. C’è un modo (opportuno) per fare le cose..
Monitor = suggeritore, precettore. Schermo usato per controllare la qualità di una ripresa video, le riprese di una telecamera a circuito interno, l’andamento dei parametri vitali di un paziente.
More uxorio = al modo di una moglie. In modo coniugale.
Mutatis mutandis = dopo aver cambiate le cose che vanno cambiate. Fatte le dovute distinzioni, a prescindere dalle condizioni contingenti.
Non plus ultra = non più oltre. Il massimo.
Nullaosta (nulla osta) = niente ostacola. Non c’è impedimento. Permesso.
Obtorto collo = a collo storto, cioè con la testa girata dall’altra parte. Malvolentieri, contro la volontà.
(Ceteris) omissis = omessi altri elementi. Indica che in un testo sono stati cancellati o non riportati di elementi ritenuti non rilevanti o da non divulgare.
Opera omnia = tutte le opere. L’insieme della produzione di un autore.
Optimum = ottimo. L’eccellenza, il livello più alto, il complesso delle condizioni migliori.
Per diem = al giorno. Al giorno, a giornata.
Placebo = io piacerò. Finto farmaco, usato nei test per dimostrare il differenziale d’efficacia del farmaco vero.
Placet = piace. Approvazione, consenso.
Plenum = pieno. Riunione di tutti i membri di un’assemblea o un comitato.
Plus e minus = più e meno. Incremento e decremento, vantaggio e svantaggio, accrescimento e diminuzione. Minus habens: intellettualmente svantaggiato.
Postilla (post illa) = dopo quelle cose. Breve chiosa o aggiunta a un testo.
Post mortem = dopo la morte. Si dice soprattutto di riconoscimenti attribuiti dopo la morte dell’interessato.
Post partum = dopo il parto. Riferito solitamente alla depressione che può, a volte, colpire le puerpere.
Post scriptum = dopo lo scritto. Aggiunta, chiosa, specificazione o nota posta al termine di una lettera o di un documento.
Probiviri (probi viri) = uomini onesti. Persone di attestata onestà e capacità, deputate a esercitare funzioni di giudizio e orientamento all’interno di organizzazioni o istituzioni.
Pro capite = per testa. A (per, riguardante) ciascun singolo individuo.
Pro domo sua = (Cicerone) per la propria casa. Si dice di atti o discorsi finalizzati al proprio particolare interesse.
Pro forma = per la forma. Che osserva i dettami formali, per pura formalità (documento pro forma).
Pro loco = a favore del luogo. Istituzione territoriale dedicata alla promozione e alla valorizzazione dell’offerta e delle risorse di una località.
Promemoria (pro memoria) = per memoria. Appunto, breve scritto o elenco utile a fissare elementi o concetti che non devono essere dimenticati.
Propaganda = cose da diffondere. Le iniziative di promozione delle idee e dell’attività di un’organizzazione.
Pro tempore = per un tempo. Temporaneamente, a tempo determinato.
Pròsit! = che sia di giovamento! Formula augurale.
Quid = qualche cosa. Un qualcosa, un nonsoché.
Quota (pars) = quanta (parte). Parte spettante o dovuta di una somma. Valore di un titolo in Borsa. Posizione in una classifica. Misura dell’altezza o della profondità rispetto al livello del mare.
Quorum = dei quali. Il numero minimo dei partecipanti necessari per rendere valida un’assemblea, o dei voti a favore necessari per approvare una decisione.
Raptus = rapimento. Impulso improvviso e incontenibile.
Ratio (extrema ratio) = criterio ispiratore, ragione (estremo rimedio). Criterio legislativo. Piano estremo, ultima soluzione disponibile.
Rebus (de rebus quae geruntur) = delle cose (che succedono). Gioco enigmistico. Situazione o fenomeno di difficile interpretazione.
Redde rationem = rendi conto. Giudizio finale, resa dei conti.
Referendum = per riferire. Consultazione pubblica volta a permettere ai cittadini di esprimersi su questioni politiche o istituzionali, o a verificare gli orientamenti degli aderenti a un’organizzazione, o a indagare le opinioni e le propensioni degli individui.
Replicare = piegare di nuovo. Ripetere, riprodurre. Rispondere.
Reprimenda = cose da frenare. Sgridata.
Repulisti = hai respinto. Distruggere tutto, sbaraccare, far piazza pulita.
Retro = dietro. La parte posteriore di una casa, un negozio, un mobile…
Rubrica = (terra) rossa. Elenco di nomi e indirizzi.
Sancta sanctorum = le cose sante di (quelle) sante. Propriamente indicava la parte più interna e inaccessibile del tempio di Gerusalemme; poi, luogo particolarmente riservato, accessibile solo a pochi (sanctus viene da sancio “sancire, delimitare”).
Sic = così. Si usa, spesso fra parentesi) per indicare la trascrizione fedele di un testo incomprensibile o sbagliato. È l’antecedente del nostro “sì”.
Sine causa = senza motivo. Si usa per indicare una situazione di fatto che non ha motivi o giustificazioni.
Sinecura (sine cura) = senza cura (delle anime). Ruolo o beneficio che comporta vantaggi a fronte di scarso impegno.
Sine die = (senza giorno). A tempo indeterminato, senza un termine stabilito.
Solarium = luogo del sole. Terrazzo o altra parte di un edificio adatto a esporsi al sole.
Sosia = Sosia, il servo di Anfitrione in una commedia di Plauto. Sosia.
Spécimen = esempio, modello. Campione, estratto di un’opera, modello, esempio di firma autografa.
Sponsor = persona che si rende garante, padrino, patrocinatore. Il sostenitore economico o morale di una manifestazione, un’impresa o di un evento.
Status = condizione, posizione. La condizione giuridica, sociale o economica di una persona. Il livello gerarchico, il grado di reputazione sociale.
Status quo = la condizione in cui. Lo stato delle cose.
Sua sponte = di sua volontà. Spontaneamente.
Sui generis = del suo genere. Originale, fatto a modo suo.
Super = sopra. Eccellente, di qualità superiore, il massimo.
Super partes = sopra le parti. Al di sopra delle parti.
Tabula rasa = a tavola raschiata (si intende la tavoletta cerata su cui si scriveva). Azzerando ogni precedente, non lasciando traccia.
Tot = tanti. Un certo numero, una quantità data, un tanto.
Transeat = si tralasci. Si lasci perdere, si soprassieda.
Transfert = egli trasferisce. Nel linguaggio psicoanalitico, indica un particolare rapporto col terapeuta.
Tutor = protettore, difensore. Insegnante, istitutore.
Ultra (non plus ultra) = oltre, al di là (non più oltre). Il massimo, il più possibile, l’oltre.
Ultimatum = ultimo avviso. Ultimo avviso.
Una tantum = solamente una volta. Si dice di una concessione, un premio oppure una tassa di valore straordinario e teoricamente irripetibile. Tanto teoricamente che l’espressione è spesso maldestramente intesa come “una volta ogni tanto”.
Unicum = unico. Singolo esemplare, caso unico, evento irripetibile.
Vademecum (vade mecum) = vieni con me. Libretto di istruzioni, guida, manuale.
Veto = mi oppongo, vieto. Divieto di procedere o di agire.
Viceversa (Vice versa) = a vicenda mutata. In ordine inverso. In senso opposto o contrario. E invece…
Video = io vedo. Breve filmato. Contrapposto ad “audio”, la parte visiva di un filmato. Lo schermo che permette di vedere immagini.
Virus = veleno. In biologia: microrganismo portatore di patologie, agente patogeno. In informatica: programma inteso a danneggiare il funzionamento di un computer. Germe.
Vulnus = ferita. Lesione di un diritto, lacerazione, offesa.