Il giorno tanto atteso dagli amanti delle serie tv americane è arrivate. Sono state annunciate oggi le nominations per la 68 edizione degli Emmy Awards (gli Oscar della tv americana) in programma per il prossimo 18 settembre al Microsoft Theatre di Los Angeles. Tanti i nomi e le serie in gara con sfide particolarmente interessanti e incerte per due categorie in particolare: miglior attrice protagonista in una serie drama e soprattutto miglior attore protagonista in una miniserie dove a contendersi la vittoria saranno nomi di alto peso del cinema e della televisione.
Ma andiamo con ordine. E partiamo subito dalla presentazione del premio per migliore serie drammatica dove sono in gara: Better call Saul (lo spin off della premiata e amata serie Breaking Bad); Downton Abbey (la cui stagione ha chiuso la serie); l’immancabile Game of Thrones; Homeland (giunta alla sua quinta stagione); House of Cards (che dopo una terza stagione un po’ sottotono è riuscita a tornare ai livelli della prima stagione). C’è poi Mr Robot (la vera e propria sorpresa dell’anno che potrebbe sbaragliare tutta la concorrenza e che quest’anno ha già vinto il Golden globes nella stessa categoria) e soprattutto fa piacere trovare la candidatura di una serie molto bella che negli ultima anni era stata troppo snobbata dalle competizioni importanti come The Americans.
Diversa, invece, la situazione nella categoria miglior comedy dove la serie vincitrice della scorsa edizione Veep dovrà tenere a bada gli “avversari” Unbreakable Kimmy Schmidt; Transparent; Silicon Valley; Modern Family; Master of None e Black ish.
Molto avvincente è la categorie per la miglior miniserie tv dove la favorita (vista anche i riconoscimenti di critica e ascolti) è The People v. O.J. Simpson: American Crime Story (Fox). La serie prodotta da Rhyan Murphy, però, per ottenere l’importante riconoscimento se la vedrà con prodotti di qualità del calibro di American Crime (Abc); Fargo; Roots e soprattutto The Night Manager, spy story tratta da Le Carrè.
La categoria miglior film per la Tv ha tra i candidati: Sherlock: The Abominable Bride; Luther; Confirmation (il film con Kerry Washington sul controverso caso della professoressa Anita Hill) e All the Way (entrambi prodotti Hbo); c’è anche il prodotto Netflix A Very Murray Christmas.
Dalla categorie miglior film passiamo ai migliori attori in gara. Nella categoria miglior attore in un drama troviamo nel sestetto di candidati: Rami Malek (Mr Robot); Matthew Rhys (The Americans); Kevin Spacey (House of Cards); Liev Schreiber (Ray Donovan); Kyle Chandler (Bloodline) e Bob Odenkirk (Better Call Saul). Va segnalata anche per quest’anno l’assenza di Terrence Howard che con il suo Lucious Lyon di Empire avrebbe sicuramente meritato di essere tra i candidati.
Impossibile fare pronostici, invece, per la sfida che definire pazzesca è quasi riduttivo e relativa alla categoria miglior attore protagonista in una serie tv. Basta il nome degli attori in gara, senza elencare nessuna filmografia, per sottolineare la qualità della sfida che vede contrapposti: Bryan Cranston (All the way); Idris Elba (Luther); Benedict Cumbertbatch (Sherlock Holmes); Tom Hiddleston (The Night Manager) e Cuba Gooding Junior e Courtney B. Vance (The People v. OJ Simpson: American Crime Story).
Miglior attore in una comedy, invece, vede: Jeffrey Tambor (Transparent); Will Forte (The Last man on earth); Thomas Middleditch (Silicon Valley); William H. Macy (Shameless); Aziz Ansari (Master of None) e Anthony Anderson (Black – ish)
Dagli attori passiamo subito alle donne. Dove non è da meno la sfida nella categoria miglior attrice protagonista in un drama. Ognuna ha saputo dare una particolarità e una caratterizzazione unica al suo personaggio. Parliamo di Taraji P. Henson (Empire); Claire Danes (Homeland); Robin Wright (House of Cards); Viola Davis (How to get away with murder e vincitrice lo scorso anno); Tatiana Maslany (Orphan Black) e Kerri Russell (The Americans). Ognuna delle attrici citate meriterebbe il premio.
Per quanto riguarda la miglior attrice in una miniserie tv in molti sono già pronto a scommettere sulla vittoria di Sarah Paulson per la sua Marcia Clark di The People v. OJ Simpson: American Crime Story; ma Paulson dovrà fare attenzione a Kerry Washington per Confirmation e alle due protagoniste di American Crime, Felicity Huffman e Lili Taylor. Spiccano anche Kirsten Dunst per Fargo e Audra McDonald per Billie Holiday. Per chiudere il discorso Sarah Paulson, invece, bisogna evidenziare la seconda candidatura di quest’ultima ottenuta nella categoria miglior attrice non protagonista in una miniserie per American Horror Story assieme a lei la collega Kathy Bates. Da non sottovalutare Regina King per American Crime (la vincitrice della scorsa edizione); in gara anche Olivia Colman per The Night Manager; Jean Smart per Fargo e Melissa Leo per All the way.
La sfida per miglior attrice in una comedy vede invece: Julia Louis – Dreyfus (Veep); Ellie Kemper (Umbreakable Kimmy Schmidt); Amy Schumer (Inside Amy Schumer); Lily Tomlin (Grace and Frankie); Laurie Metcalf (Dr. Jenna James); Tracee Ellis Ross (Black – ish).
Nella categoria miglior supporting actress in a drama serie Game of Thrones ritrova Lena Heady, Emilia Clarke e per la prima volta Maisie Williams. In gara anche Constance Zimmer (UnReal), Maggie Smith (Downton Abbey) e soprattutto Maura Tierney (The Affair) già vincitrice del Golden globes per la sua brillante interpretazione nella seconda stagione del drama Showtime. La sfida per il supporting actress in a comedy vede: Anna Chlumsky (Veep); Gaby Hoffmann e Judith Light (Transparent); Kate McKinnon (Saturday Night Live); Allison Janney (Mom) e Niecy Nash (Getting on).
Bruno Apicella
Bruno ha fatto un bel lavoro e io mi prendo un piccolo spazio di commento. Abbiamo corso per esserci e ci siamo riusciti. Io non sono un fanatico dei premi, però stavolta si annuncia una lotta dura. Abbiamo prodotti nuovi e soprattutto attori nuovi. Ci sono categorie francamente dove il talento la fa da padrone. Se guardate la categorie delle migliori attrici in un drama ognuna merita un premio per la propria performance, ma alla fine tutto mi fa dire Taraji, la sua Cookie Lyon è perfetta da due stagioni, inoltre è ora di finirla con questo ostracismo verso gli attori neri, premiare Halle Berry non può bastare, speriamo che all’Academy sentano, ma non ci credo.
Supporting Actress in a drama, tutte brave e in gamba, però signore mie Maggie Smith è una leggenda, che è stata una colonna di una serie tv meravigliosa come Downton Abbey. Non c’è partita. Dal viso non sapevi se partiva un embolo, l’età c’è – mi perdoni la signora per la battuta – o una lezione di recitazione! Attore in una comedy sicuramente Aziz Ansari, ma perchè non c’è Louis C.K. siamo all’ennesimo scandalo.
Le altre categorie sono molto affollate e meno male, però il premio finale è Sherlock, lo so sono troppo di parte, e The Night Manager. Io di fronte a Le Carrè mi levo il cappello.
Simone Corami