–Fai lo scrittore?
-Si, cioè ho pubblicato un libro.
-Vediamo se indovini qual è il mio libro preferito.
-Anna Karenina?
-No! E’ Peter Pan.
Poteva essere questa la migliore battuta tratta dal pilota di The Affair, nuova serie drama di Showtime e invece. Perché all’inizio viene spacciato per un racconto su una storia extraconiugale, che c’è, ma forse è anche molto di più e te ne convinci andando avanti. Lo capisci quando vedi che la coppia, Hagai Levi e Sarah Treem, che l’ha ideato viene da In Treatment, gente che c’ha una certa passione per i casini della testa.
Abbiamo due coppie, i Solloway e i Lockhart. I primi abitano a New York, hanno comprato da poco casa e hanno un bel matrimonio con 4 figli. Noah (Domenic West che recitava in The Wire) è un insegnante che ha scritto un libro, come padre se la cava, anche se il maschio più grande, il secondogenito, ogni tanto ne combina qualcuna da infarto. Sua moglie Helen (Maura Tierney, cioè la dottoressa Abby Lockart di E.R.) sembra sia una madre attiva, innamorata del marito e che segue tutti e 4 i figli, un po’ di contrasti con la primogenita, che vuole essere un’anoressica trendy. Suo padre è uno scrittore famose e ha una splendida casa negli Hamptons, una di quelle che si vedono sui film con affaccio sul mare. Mentre stanno raggiungendo la casa delle vacanze si fermano in un diner, uno di quelli classici che vedete in tutta l’iconografia made in Usa. Lì c’è una cameriera, una rossa di 31 anni, abbastanza sexy, che si chiama Alison (lei è Ruth Wilson, la splendida maniaca omicida di Luther ). Sembra che lei sia attratta da Noah e anche lui non è indifferente, insomma è sempre una rossa, siamo nel clichè che entra nella realtà. Però la più piccola dei Solloway ingoia una biglia del fratello e sta per morire, ma il padre aiutato dalla cameriera la salva. I due si rivedono la sera sulla spiaggia, c’è un falò, ma gli sono accanto, perché nessuno dei due ha voglia di andarci. Così Noah accompagna Alison a casa, una bella casa con la doccia esterna, e lei sembra invitarlo a farsi una doccia insieme. Lui rifiuta, è un bravo marito e se ne va. Poi torna indietro e vede lei che sta discutendo col marito, Cole, una sorte di surfista fallito (lui è Joshua Jackson, cioè Peter Bishop di Fringe e Pacey Witters della comitiva di Dawson’s Creek). Alla fine lui la “possiede” sul cofano della macchina. Fino a qui ho raccontato una storia banale, molto banale, che fa pensare ad una storia di corna. Però, vi ho raccontato solo metà della puntata, cioè la versione del maschio, quella di Noah, poi arriva quella di Alison, che dà altri particolari, compreso il fatto che lei e Cole hanno subito la morte di un figlio. Ci sono accenti diversi, i vestiti sono diversi, credetemi conta, e molte differenze.
Durante le scene si sente una persona fare delle domande a entrambi e si capisce che è un poliziotto. Alla fine arriverà un’altra piccola rivelazione che metterà in discussione un po’ tutto.
Siamo di fronte ad un tradimento futuro? Certamente, ma anche ad una questione psicologica che non sappiamo dove possa arrivare. Credo che vedrò almeno un altro po’ di puntate.
Intanto vi potete vedere il trailer.