Lo Ius Scholae è una cosa seria oppure l’ennesima trovata che i parlamentari usano per far vedere che lavorano e si interessano di cose importanti prima delle vacanze?
Mi sembra che continuare a speculare sulla pelle di chi vive un problema così importante ed essenziale come la cittadinanza non sia corretto.
Potete anche dirmi che sono disilluso e cattivo, però il fallimento dei referendum sulla giustizia, che non interessavano agli italiani, mentre sono stati affossati i due sui derivati dalla canapa e l’eutanasia assistita, che avevano raccolto oltre 1 milione ciascuno, sono stati affossati con manovre veramente degne di “tutto va bene madama la marchesa denotano quanto i partiti siano sempre più lontani non solo dei cittadini, ma dalla realtà, come vivessero in un mondo tutto loro.

Eppure lo IUS SCHOLAE arriva all’improvviso dopo che per settimane si è parlato di separazione di partiti.
Attualmente gli stranieri stabili in Italia sono 6 milioni ed in aumento ogni anno. Persone che lavorano, creano famiglie, figli che vanno a scuola, crescono e vivono in quello che è il LORO paese come il NOSTRO.
D’altronde è quanto mai singolare – per non dire assurdo e vergognoso – come un paese che ha vissuto una enorme diaspora per il lavoro e che ha una storia di passaggio e di influenze così forti, importanti e numero per oltre due millenni – abbia sviluppato un meccanismo di chiusura così ermetico, rimpolpandolo con quella abusata parola vergognosa che è “identità”, che viene usata nella maggior parte dei casi senza saperne il significato. D’altronde perché informarsi e provare a ragionare? Spendere tempo continuo nei talk show televisivi non porta né a proporre e realizzare progetti. Però tanto è colpa dei social, di Putin o di qualcun altro.
Io spero fortemente di essere smentito è che almeno lo ius scholae diventi leggi. Lo spero ripetendo la domanda scritto sul cartello della ragazza nella foto: ITALIA DI CHE HAI PAURA?