La quarta stagione di Vikings, la serie tv con protagonista i norreni, è terminata con la morte del loro leader carismatico Ragnar Lothbrok. Personaggio storico realmente esistito, Ragnar è, anzi era. interpretato da Travis Fimmel, attore ed ed ex supermodello australiano. Dal 2013 anno della nascita della serie Vikings, serie canadese, prodotta da Histoy Channel, ha visto un numero sempre crescente di appassionati e fan, grazie all’ottima scrittura di Micheal Hirst, che lo fa tutto da solo, autore per la tv ha scritto anche The Tudors con Jonathan Rhys Myers e per il cinema ha sceneggiato i due film di Elizabeth con Cate Blanchett.Questa quarta stagione è stata buona, certo non come la terza, forse la migliore, però ammetto che è stata sopra la media delle tante produzioni per la tv che si vedono. Questa stagione verrà trasmessa su Rai4 dagli inizi di marzo. Se proseguite vi devo avvertire che potreste trovare degli elementi di spoiler.
Va sempre sottolineato come l’elemento storico sia fortemente rispettato in Vikings (a fianco potete vedere un disegno antico che ricostruisce la fine del re dei vichinghi per mano di re Aelle). Si è rivisto Rollo a fianco dei suoi nipoti soprattutto nello scontro in Spagna coi mori, dove Helga, la moglie di Floki, ha rapito una giovane araba adolescente convinta fosse la “reincarnazione” della figlia morta. Purtroppo Helga, proprio nell’ultima puntata, sarà uccisa da questa ragazza che poi si toglierà la vita. Una doppia morte che sancisce la sparizione di Floki, interpretato da Gustaf Skarsgard. Uno dei personaggi migliori di tutta la serie, sia nel bene che nel male, grande costruttore di navi veloci e capace di una sensibilità mistica che l’ha portato prima all’odio contro il frate Athelstan, ma poi a rispettare l’Islam proprio nell’avventura spagnola. Bello è stato il modo in cui è arrivata la notizia della morte di Ragnar: in contemporanea a tutti i figli, non importa dove si trovassero e attraverso fenomeni naturali. Poteva essere diversamente per una figura storica che sfocia nel mito? No, anche se siamo lontani dalla fine, come ha sottolineato lo stesso Hirst in una intervista concessa nella tarda primavera. D’altronde ci sono cinque figli, anzi quattro alla fine della stagione, visto che il senzaossa Ivar uccide il fratello Sigfrid nel pranzo della vittoria sugli inglesi. Una vittoria trabocchetto, visto che sono convinti di aver avuto un lascito da Ekberg, a cui sarà concesso il suicidio, ma non sanno che lo stesso re ha abdicato per il figlio, ora in fuga. Nonostante sia stato proprio Ivar il brillante stratega della vittoria sui sassoni, non è amato dagli altri fratelli e non bastano le azioni di Bjorn a tenerli uniti. Un tema questo che già riverbera gli aspri dissapori della futura stagione, la quinta. Come ci sono anche i due norvegesi, Harald Bellachioma e Halfdan il nero, che hanno architettato un assalto a Kattegat per prenderne il potere, finita nel sangue. Kattegat ora è governata da Lagertha, uno dei personaggi più belli della serie (Katheryn Winnick), prima moglie di Ragnar, che ha ucciso Aslaug, interpretato dalla supermodella australiana Alyssa Sutherland, vendicandosi del suo odio. Sempre nell’ultima puntata si vede, per neanche un minuto, il prossimo protagonista della serie, un vescovo inglese con tanto di spadone, che consola una vedova dopo aver celebrato il funerale del marito. Il vescovo Headmund ha il volto di Jonathan Rhys Myers, che è stato protagonista nei Tudors. I motivi di tensione sono ancora tantissimi perchè la serie possa avere un finale a breve, serviranno ancora un paio di stagioni almeno, forse per preparare una stagione finale.
Con la morte di Ragnar perdiamo un eroe, nel senso mitologico del termine, e un grande protagonista, ma siamo consapevoli che la saga di Vikings abbia ancora molto da offrire.