Mentre il paese si prepara, volente o nolente, al voto referendario, il mondo continua a girare. Il mondo e anche i suoi immaginari. Scommetto che anche le figlie di Donald Trump vedranno la nuova miniserie che segna il ritorno di Gilmore Girls in tv, magari, visti i poteri del padre presidente eletto, avranno avuto anche l’occasione di avere un’anteprima. Noi ci accontentiamo di Netflix, che lo già rilasciato. Infatti per ora sono quattro gli episodi della nuova stagione di Gilmore Girls, tecnicamente una miniserie, visto che di stagione completa e seriale si può parlare solo dalle dieci puntate in su, anche se di 90 minuti ciascuna. Ma perché questo ritorno? Anzi, mi correggo, perché è finita?
Non è facile indagare nei misteri produttivi, di certo posso dirvi che non è stato per il problema degli ascolti a portare alla chiusura della serie, o meglio non proprio, visto che fino alla sesta stagione Gilmore Girls aveva superato serie più accreditate, come Charmed, tradotto in italiano con Streghe. La creatrice della serie è infatti Amy Sherman Palladino, sceneggiatrice e produttrice esecutiva di estrazione hippy, che veniva dal gruppo scrittura di una celebre sitcom conosciuta in Usa col nome Roseanne, ma più nota in Italia come Pappa&Ciccia – c’erano Roseanne Barr e John Goodman, uno di quegli attori davvero bravi che passa dal comico al drammatico con facilità. Fu chiamata a prendere le redini di una serie tv che dov girare intorno ai rapporti familiari, soprattutto fra madre, Lorealai interpretata da Lauren Graham, e Rory, interpretata da Alexis Biedel, oggi 35enne. Si avete letto bene, 35 anni, per molti sembrerà incredibile ma Rory aveva quasi 24 anni quando cominciò. Keiko Agena, che nella serie interpreta la sua migliore amica, ne aveva 27! Non è un caso che la serie abbia avuto un Emmy per il trucco. La serie è andata in onda dal 2000 al 2007, sette stagioni, ma l’ultima, quella che ha visto il forte calo di ascolti era priva della Sherman Palladino, la sceneggiatrice era uscita di sua volontà dalla produzione perché era stanca e al suo posto era stato scelto David S. Rosenthal, anche lui produttore esecutivo della serie, però sia perché Gilmore Girls ha un taglio fortemente femminile, sia perché le serie hanno tutte un momento di stanchezza, la cosa non è riuscita, così è stata chiusa. Rosenthal è un buon professionista ma a lui si chiedeva un miracolo e quel giorno non era proprio la notte di natale.
Mentre le protagoniste scivolavano in percorsi professionali non proprio soddisfacenti. l’attrice a cui è andata meglio è stata Melissa McCarthy, che interpretava il ruolo di Sookie, l’amica e socia di Lorelai. Un’attrice che poi ha sfiorato l’oscar per Le amiche della sposa, vinto un Emmy Award con un’altra serie, cioè Mike & Molly, che racconta la storia d’amore fra due obesi. Ora fa anche la sceneggiatrice e ha partecipato anche al celebre Saturday Night Live Show. Recentemente ha preso parte ha un film d’azione, Spy, per cui ha ricevuto altri premi.
Non è stato un protagonista ma anche John Hamm è passato su questo set, interpretando una fiamma di Lorelai, per poi approdare a Mad Men nel ruolo del protagonista. Se non la conoscete male per voi perché Mad Men è una delle serie più belle mai realizzate.
Qualche curiosità: Scott Patterson, che interpreta il ruolo di Luke, non era un’attore professionista, bensì un giocatore di baseball di una minor league, una sorta di serie B del nostro calcio. All’inizio il personaggio doveva essere una donna ma gli sceneggiatori si sono detti che serviva “più testosterone”. Inoltre non era prevista una relazione fra Lorelai e Luke, ma col passare delle puntate si sono accorti che insieme stavano così bene. Ad Alexis Biedel non piace il caffè, quindi tutte le volte che la vedete con un bicchiere di carta in realtà c’era soda.
Ci sarebbe molto altro da raccontare, ma ora vi lascio alla visione, però vi dico pure che Stars Hollow esiste e si chiama Washington Depot, proprio nel Connetictut. Non è ancora esclusa la produzione di un film, per chi vi vuole credere.
Questo post è stato scritto come introduzione per un nuovo gruppo di lettura, solo donne, che si chiama Libri al Tè, organizzato da uno dei membri dello staff, che poi è l’amore della mia vita. Lo “declamarò” dal vivo per le partecipanti aggiungendo altre curiosità. E’ anche un modo debole e umile per dire che io, gli altri membri e questo blog siamo sempre stati contro la violenza sulle donne. Senza se e senza ma.