Con la fine dell’estate giungono al termine anche delle miniserie programmate per questo periodo, come questo prodotto, realizzato dalla BBC. The Honourable Woman è sicuramente uno dei prodotti migliori del 2014, nonostante l’anno non sia ancora finito. Non tornerà, non ci sarà una seconda stagione per Maggie Gyllenhaal (nella foto), che ha dimostrato ancora una volta il suo talento d’attrice, la escluso categoricamente il suo deus ex-machina Hugo Blick. E’ un peccato, però The Honourable Woman è troppo. Troppo ben scritta, troppo ben recitata, troppo ben ancorata al reale, troppo simbolica, troppo inglese e altro. Non era facile realizzare una spy-story su una famiglia e le implicazioni politiche nello scenario del conflitto fra Israele e Palestina, ma loro ci sono riusciti con un grande merito: la realtà delle cose è terribilmente complessa. Pare che oramai sono certi racconti di finzioni riescano a ricordarlo, mentre l’informazione più mainstream, quella televisiva e on line, insomma l’infotainment, è diventata l’esibizione di partigianeria e di sostegno a soluzione drastiche, un po’ quello che stiamo vedendo per l’IS e l’epidemia di Ebola. La famiglia Stein, a capo di un impero industriale, a metà fra Israele e Regno Unito, cerca di costruire la connessione ad alta velocità fra Israele e la Palestina. Succede tutti, dal passato al presente, omicidi e servizi segreti, siamo in uno scenario alla Le Carrè che alla Grisham – per nostra fortuna. Tutti bravi, anche uno Stephen Rea che si conferma interprete di gran classe. Le implicazioni e le sovrapposizioni fra le due parti sono molte, anche se ufficialmente non esistono, d’altronde questa è finzione, come gli interventi dei servizi segreti occidentali, cose che non riguardano ne la popolazione nei territori che quella in Israele. Non so quanto il pubblico sia abituato a guardare una serie del genere, anche se gli ascolto sono stati buoni e i giudizi lunsinghieri – date un’occhiata a rotten tomatoes – ma gli inglesi sanno fare questi prodotti e bene. Il mio non è un attacco alle serie più mainstream, come Agents of Shield o altre, che anche io guardo. Mi colpisce che la nostra emittente pubblica non sia in grado di organizzare una cosa del genere. Se BBC 3 riesce a fare dei buoni risultati con un titolo del genere perchè RaiTre riesce solo a programmare in maniera disastrosa una perla come Newsroom e a programmare talk show di approfondimento politico, che è il genere più stanco e invecchiato della tv? Su questi due temi tornerò a scriverci.