Guardate bene questi due volti e poi chiedetevi chi dei due è davvero Mitt Romney, il candidato repubblicano alla Casa Bianca. Si somigliano, una sembra più giovane e l'altro magari o è la stessa persona, più in là con l'età, è il padre. Molti avranno capito che a sinistra c'è Jon Hamm, ovvero Don Draper, il popolare protagonista della serie tv Mad Men, mentre a sinistra c'è Romney.
Chiedere qual è il vero Romney non è una battuta né un giochino, visto che sono usciti i video delle famose gaffe che avrebbe fatto. Ma quali gaffe! Romney, durante una cena di raccolta fondi ha solo espresso una visioni molto repubblicana della corsa alla Casa Bianca.
Esiste un 47% di americani che ritien il governo titolato a provvedere per loro. Quello che nella tradizione europera è il concetto di welfare esteso per Romney e per la sua visione è un danno, le chiama addirittura vittime, ed è un danno perchè sa che loro non voteranno per lui, né per il suo taglio delle tasse. A questo punto non gli rimane che lavorare sul ceto medio e magari sperare, o lavorare, che una parte di questo 47% non vada a votare. Massimizzare il suo profitto elettorale cercando di limitare i danni che gli vengono dall'altra parte. Si tratta di economia? Strategia militare? Politica? Tutte e tre le cose. Gli americani non sono europei e molti europei presto non saranno tanto più europei. Questa non è una gaffe, piaccia o non piaccia l'ideologia americana del self-made man impone il diventare ricco con le proprie forse.
Una dichiarazione del genere non sposta voti da Romney a Obama, ma caso mai radicalizza il conflitto, per cui gli elettorati si stringono intorno ai loro campioni. Perchè è vero, come dice un famoso claim del movimento Occupy, We are the 99%, ma il 99% non è Occupy.
MI chiedo francamente perchè in pochi abbiamo sottolineata l'importanza di questo video rispetto al precedente. Romney sa quanto l'Iran possa essere una minaccia per Israele, visti gli interessi che intercorrono fra questo paese e gli Stati Uniti. Dice che i palestinesi non vogliono la pace, poi racconta di come l'ex segretario di Stato, per vicinanza politica suppongo si tratti di Condo(r)leeza Rice, gli abbia riferito di alcune aspettative dopo le elezioni palestinesi. Il suo desiderio sarebbe poter controllare il territorio palestinese come fosse uno stato o territorio a sovranità limitata, questo però sarebbe possibile solo dopo uno scontro con l'Iran, scontro che potrebbe avvenire nel teatro siriano.
Barack Obama è un leader carismatico, lo ha dimostrato ovunque è andato, lo ha dimostrato quando, senza nessun senso, è stato insignito del premio nobel per la pace. Romney lo sa e sa che sarà terribilmente difficile competere su quel terreno. Obama è un gran leader populista, sa comunicare, sa parlare e soprattutto sa farlo con la rete, ma con le interviste via internet, ma con i meme, che i Usa sono un fenomeno saldo e in ascesa.
La strategia politica che Romney vuole adottare, se poi ci riuscirà, può dargli la vittoria. Non si tratta di radicalizzare il conflitto sulla figura di Obama, ma sui dati e i risultati ottenuti dalla presidenza, almeno quelli che non sono a suo vantaggio.
Quello che rimane di questi "fuori-onda", molto professionali, che danno il ritratto di un leader repubblicano che non ha la capacità di comunicare del suo avversario, ma queste non sono gaffe e forse neanche dei fuori onda. Forse c'è anche un pò di Don Draper in Romney.