USQUE TANDEM QUESTO TANDEM?
Arrivano le prime luci dell’alba in questo primo maggio del 2020 e né io né quasi tutti i cittadini del globo immaginavano di passarlo così. Non parlo per l’uso di un pc e della scrittura, queste sono cose che immagino dovessi aver inciso nel mio DNA, parlo del fatto che siamo in una pandemia da COVID-19 e non basta. In Italia mi sembra che siamo di fronte al fallimento antropologico ed emotivo di una generazione. Spero che ovunque riposi Cicerone non se la prenda troppo con me per aver stravolto la sua celebre citazione delle Catilinarie, le scolasticamente celebri – e non solo – Orationes in Catilinam, che nonostante gli oltre 2000 anni ancora una straordinaria forza. Questo tandem di Golden Boys, come gli ho soprannominati nel post precedente, quello della favola contro l’OrConte, mi sembra sempre di più uscito dalla pagine dei fratelli Grimm ed invece è reale!
A CESARE QUEL CHE DI E’ DI CESARE E A CICERONE PURE!
«Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra? Quamdiu etiam furor iste tuus nos eludet? Quem ad finem sese effrenata iactabit audacia?»: «Quanto a lungo ancora codesta tua follia si prenderà gioco di noi? Fino a che punto si spingerà la tua sfrenata audacia?»
Questo era d’obbligo per restituire a Cicerone quello che era di Cicerone, spero che lui e la mia splendida professoressa di Lettere del Liceo, Maria Pia Cillo, che per me riposano nello stesso al di là, mi perdoneranno se la traduzione non è perfetta, ma era con le migliori intenzioni.
GASLIGHTING E INGRID BERGMAN IN PARLAMENTO
Ieri in Parlamento Matteo Renzi ha detto:
“Il Coronavirus è una bestia terribile che ha fatto 30mila morti nel modo più vigliacco ma noi non siamo dalla parte del Coronavirus quando diciamo di riaprire, pensiamo di onorare quei morti. La gente di Bergamo e Brescia che non c’è più, se potesse parlare ci direbbe di riaprire perché ha fatto della vita in tutti i momenti sacrifico e fatica”.
Questa tecnica si chiama Gaslighting ed è una tecnica di violenza psicologica nella quale vengono presentate alla vittima false informazioni con l’intento di farla dubitare della sua stessa memoria e percezione. Può anche essere semplicemente il negare da parte di chi ha commesso qualcosa che gli episodi siano mai accaduti, o potrebbe essere la messa in scena di eventi bizzarri con l’intento di disorientare la vittima. Gaslighting usato nella letteratura clinica. Lo ricordavo ieri sera in una conversazione su Twitter con la psicologa Barbara Collevecchio e con Stefano S. ricordavamo che il termine veniva dal meraviglioso film di Cukor con Ingrid Bergman, conosciuto in italiano come ANGOSCIA. Lo stesso procedimento viene ben mostrato in un altro film straorinario, REBECCA LA PRIMA MOGLIE, di Alfred Hitchcock.
Ieri Matteo Renzi, con gli spin doctor che gli hanno preparato il discorso ha tentato di fare questo. C’è riuscito? Dalle reazioni che vedo sulla rete non mi pare, c’è molta indignazione anche fra i sindaci dei comuni più colpiti.
LA COMUNICAZIONE DEL TANDEM
In questi ultimi giorni il tandem Matteo&Matteo è andato all’assalto di simboli molto sacri per questo paese, simboli politici, emotivi e di conseguenza antropologici. L’occupazione del Parlamento da parte del leader della Lega aveva un retrogusto amaro, di un passato a cui tentiamo di sbarrare la strada e chiudere la porta ma sembra proprio voler rientrare. Naturalmente usano due tattiche diverse fra loro.
La propaganda e la comunicazione di Salvini e dei suoi supporter è molto più diretta e manifestamente violenta di quella di Renzi e dei renziani. I primi si basano su una ricerca costante ed estenuante di un nemico, di un colpevole, non importa se sia più o meno reale o qualunque esso sia.
I secondi procedono per un accerchiamento soft andando a parlare ed occupare gli interessi e le passioni delle persone, puntando sull’umoralitá e gli stati d’animo. Lo stanno facendo ampiamente da un paio di settimane con i loro influencer e microinfluencers, parlando di occasioni perdute, di non voler più rinunciare a nulla che possa limitare le loro emozioni.
Giocano su due ordini di sentimenti diversi:
i primi sulla rabbia e l’odio, i secondi sulla nostalgia ed il rimpianto.
Certo che puntano a fasce di elettori/consumatori diversi. Sono due modalità che puntano però allo stesso risultato: esacerbare gli stati d’animo non per avere un’azione diretta, ma un via libera, una luce verde. È una strategia che viene usata anche in alcuni ambiti dell’advertising.
Non dimentichiamo che i due hanno un curriculum molto simile avendo partecipato già da adolescenti a quiz televisivi, condizione che sembra essere diventata necessaria per arrivare a ruoli chiave nella Repubblica Italiana.
Comunque viene portato avanti sulle emotività. E allora emozioni per emozioni a me la memoria evoca fantasmi, come questo:
MUSSOLINI ED IL DISCORSO DEL BIVACCO
«Potevo fare di questa Aula sorda e grigia un bivacco di manipoli:
potevo sprangare il Parlamento e costituire un Governo esclusivamente di fascisti.
Potevo: ma non ho, almeno in questo primo tempo, voluto.»
Praticamente il discorso che vede l’entrata di membri dichiaratamente fascisti in un governo italiano nel 1922.
Ma la memoria è una bestia strana, forse più del coronavirus ed oggi ricorda anche questo:
LA STRAGE DI PORTELLA DELLA GINESTRA
Per la prima volta da quando il regime fascista aveva occupato lo Stato Italiano si tornava a festeggiare la Festa del Lavoro e dei Lavoratori nella sua data simbolica, era stata spostata al 21 Aprile, il giorno del Natale di Roma.
Il bandito mafioso Salvatore Giuliano arrivò con un gruppo di suoi fiancheggiatori ed iniziò a sparare sui manifestanti del Fronte Popolare di comunisti e socialisti e dei sindacati. Morirono 11 innocenti. I mandanti non sono mai stati assicurati alla giustizia, ma certamente parliamo di un pezzo importante dell’inizio della strategia della tensione.
Per questi motivi per me, e per fortuna non solo per me, parlare ed usare in questo modo i morti è un fallimento emotivo!
BUON PRIMO MAGGIO
Nessuno scorda Bergamo, nessuno scorda quella fila di camion che portano via le bare dalla città, ma certamente non lo usa per parlare di riaprire dei bar e degli altri esercizi commerciali un paio di settimane prima! Visto che i due leader politici sono tanti preoccupati per il lavoro perché non hanno subito appoggiato o studiato la proposta avanzata da Landini della CGIL e da altri sindacalisti sullo smart working?
Qui non si tratta di essere d’accordo o meno con il governo Conte o con la sua maggioranza, qui si tratta di capire che siamo di fronte ad un evento epocale e che se non facciamo uno sforzo collettivo come società non sarà nessuna maggioranza politica a tirarcene fuori! Non avere rispetto dei sentimenti e dei simboli di una nazione è il fallimento antropologico e politico della generazione dei Renzi e dei Salvini che non si fermano di fronte a nulla pur di ottenere un vantaggio. Nessuno vuole un lockdown eterno, nessuno, sicuramente però tutti siamo stati feriti anche come persone oltre che come corpi! C’è gente che ha paura ad uscire e non saranno le misure di distanza sociale a ricostruire un tessuto psicologico. Certo che c’è un problema economico, ma i dati di paesi come Francia e Spagna sono allineati ai nostri, vuol dire che siamo in una situazione comune. Se non si lavora sulla linea della collettività la partita è persa. Ai rappresentanti del nostro paese si deve chiedere di mettere da parte la manipolazione degli stati d’animo della gente per studiare soluzione adeguate concernenti la sicurezza e lo sviluppo sul lavoro, altrimenti andremo al bar, dal giornalaio o sui luoghi di lavoro guardandoci come se fossimo in un duello western pronti a far fuoco coi nostri starnuti! Davvero è questo che vogliono quando parlano di riaprire tutto?!?!
In questo primo maggio facciamo un pensiero su cosa sia il rispetto e su come vogliamo che sia un mondo fondato sullo sviluppo e sullo sviluppo del rispetto.
Buon Primo Maggio a tutti.