L’HA DI NUOVO FATTA DI GROSSA
Il direttore di Libero Vittorio Feltri l’altra sera, durante una puntata della trasmissione “Fuori dal coro”, condotta su Rete 4 da Mario Giordano, ha detto: “Perché mai dovremmo andare in Campania? A fare i parcheggiatori abusivi? I meridionali in molti casi sono inferiori”.
Stavolta è partita una forte ondata di indignazione che è stata anche trasportata da questi maledetti e diseducativi social strumenti dei giovani volgari! Vuoi mettere l’educazione della televisione con tutti quegli ospiti eleganti ed anziani!
Ricordiamo che qualche mese fa Matteo Salvini e Giorgia Meloni capeggiavano un forte gruppo di parlamentari di centro-destra che avanzavano l’ipotesi di Vittorio Feltri prossimo presidente della repubblica dopo Mattarella. Proprio il ruolo che fu di uomini come Einaudi, Napolitano, Ciampi e Sandro Pertini (che ho avuto l’onore di incontrare da bambino). Un ruolo chiave che non so perché dovrebbe essere affidato ad un uomo che non prende le giuste medicine per l’Alzheimer o ha il mobile dei liquori con il lucchetto scassinato! Battute a parte queste esternazioni non sono nuovo per il personaggio Feltri e non lo sono da parecchi anni.
TUTTO IN ORDINE?
Ieri in diretta su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Carlo Verna, presidente del Consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti: “Nella riunione appena terminata abbiamo deciso di rivolgerci ad un legale per tutelare l’intera categoria dei giornalisti che nulla hanno a che vedere con i comportamenti di Feltri. Intanto ci siamo relazionati con AGCOM e stiamo diffidando i conduttori da incaute ospitate qualora non si dissocino da certe espressioni. Questo comportamento sta danneggiando l’immagine della categoria giornalisti, quindi stiamo immaginando di intraprendere un’azione legale nei confronti di questo signore. Non ho il potere di espellere nessuno, perché c’è un giudice che fa certe valutazioni, visto che il tesserino non gli serve per l’età ed è direttore editoriale, di dimettersi dall’ordine. Quasi ogni 15 giorni arrivano segnalazioni, ma comunque non possiamo restare fermi. Il consiglio di disciplina farà la sua parte. Per quanto ci riguarda dobbiamo esternare la massima dissociazione da questi comportamenti. Più di una causa per danni d’immagine da parte di Feltri, più di interpellare l’AGCOM con sanzioni salate, più di ricordare ai conduttori che rischiano di essere complici se non si dissociano, altri poteri non ne abbiamo”.
LO SCUDO DEI PARTIGIANI – VIVA LA LIBERAZIONE
La dichiarazione di Verna pone una questione, cioè di chi sia la colpa non se Feltri dice queste cose, ma se le dice in tv, dandogli quindi una forte diffusione rispetto dentro le mura di casa sua o in un bar a giocare a carte con altri anziani dopo l’ennesimo grappino!
C’è chi dice che è colpa di chi lo invita.Sicuramente c’è una responsabilità che viene dalla situazione del giornalismo televisivo italiano degli ultimi 30 anni che ha visto situazioni sempre più volgari e sempre più imbarazzanti crescere a dismisura. Potremmo scrivere un’enciclopedia su questi episodi e Feltri meriterebbe un volume a parte, ma è in ottima compagnia. Però qui ci sono ragioni sociologiche, di propaganda elettorale perenne e di rincorso ad ascolti, che poi per queste trasmissioni non sono mai alti. E’ più l’eco del suono.Il punto però che m’interessa è un altro. Vittorio Feltri ha uno scudo: è un direttore di giornale, un giornalista ed in questo paese la libertà di stampa, oltre che quella di pensiero e di parola è tutelata dalla legge.
Dopo Un tricolore su ogni balcone, Bella Ciao In Ogni Casa, flashmod ideato dall’ANPI per l’anniversario della Liberazione, è la conseguenza più logica e giusta per celebrare il nostro 25 Aprile. Nostro di noi italiani, del 75esimo anno della nostra liberazione dal nazifascismo che ci ha oppresso in una delle pagine più nere della storia del nostro paese!
Celebriamo e ricordiamo 75 anni vissuti con dignità, resistenza, coraggio, libertà di pensiero per un paese che è stato profondamente ferito prima dal ventennio della dittatura fascista e poi dalla sciagura della guerra e dai suoi massacri.
Ricordiamo la storia di uomini e donne che hanno lottato sulle montagne, nelle campagne e nelle città, casa per casa, contro chi li ha oppressi levandogli dignità, libertà e vita.
CANTARE PER FELTRI E’ LA NOSTRA VITTORIA
Sentir dire che il 25 Aprile è divisivo è l’ennesimo ritornello di una canzone troppo stonata a cui non credono neanche i cantanti tristi e nostalgici che la suonano!
I nomi dei caduti sono scolpiti sulla pietra e nella terra della nostra nazione, nomi di uomini che hanno avuto il coraggio di ribellarsi e che ci hanno ridato la bellezza di poterci riunire nelle piazze ed abbracciarci ancora insieme. Proprio oggi in questo momento così difficile dove non possiamo tornare a stare vicini fisicamente, lo possiamo fare cantando, intonando tutti insieme Bella Ciao, un canto di libertà assoluta che rievoca la nostra memoria, che deve essere preservata e ricordata, perchè la libertà di oggi è nata sul sangue di ieri.
CANTO PER FELTRI AL PIO ALBERGO TRIVULZIO
Io domani canterò anche per Feltri e se potessi gli canterei sotto casa! Canterò per il suo diritto ad esprimere la sua opinione, per il diritto di ogni essere umano ad essere libero e non oppresso dai pregiudizi Canterò perché è giusto che lui possa dire le sue stronzate, magari dentro al Pio Albergo Trivulzio, orgoglio della gestione della Lega che lui ama tantissimo.
A parte il sarcasmo, che è permesso visto il personaggio,canterò perché lui non sputi sugli altri e li insulti! Canterò perché il rispetto è una regola di civiltà millenaria che la dittatura fascista aveva soppresso, cancellato e negato! Canterò per i tanti che hanno dato la vita sia durante la guerra che in tutti i 75 anni successivi! Il comportamento di Vittorio Feltri va censurato e condannato, come tutti i comportamenti che non sono rispettosi dei valori su cui si fonda questo nostro paese nato il 25 aprile 1945.
Canterò quello che per me è il vero inno di questo paese.
PS
Certo che se potessi andrei sotto casa di Feltri e da una megastereo di quelli che si vedevano nei film degli anni ’80 metterei a tutto volume Robespierre degli Offlafa Disco Pax. Siamo democratici, ma non coglioni.
Buongiorno e scusate il disturbo
(se domani non ci si legge SPLENDIDA LIBERAZIONE A TUTTI)