Una seconda stagione molto bella
Gli appassionati di fantascienza sono tanti, purtroppo a volte ingannati dai grossi budget e dagli effetti speciali. Io sono un appassionato, ma in un film di fantascienza cerco una storia, se poi ci mettiamo dei begli effetti si guadagna qualcosa. The Expanse è una serie prodotta e trasmessa da SyFy network, la potete trovare anche su Netflix. La prima stagione è un lavoro diciamo sufficiente, che però si perde in una sceneggiatura inconcludente, niente di grave.
Poi arriva la seconda. Cambia tutto. Davvero un lavoro ben fatto e ben scritto. Su Netflix ancora non è arrivata, però si può sempre trovare una soluzione. Magari più avanti nel post, alla fine, troverete l’indicazione giusta.
Chi ha visto la prima stagione sa di cosa parliamo. Ma solamente in modo parziale, perché stavolta è il dualismo, lo spettro per un prossimo conflitto, fra Marte e la Terra a reggere tutta la scena. Non ci sono marziani come ometti verdi, perché sul pianeta rosso ci sono i migranti che provengono dalla Terra, c’era un progetto di colonizzazione che non è andata, anche perché il piano di terraforming o terraformazione ha dato risultati, ma è in ritardo. La cintura di asteroidi nello spazio c’è ancora ed è sempre più abitata, anche se le condizioni peggiorano e aumenta la richiesta per diritti civili come quelli che hanno i terrestri. I cinturiani però reclamano uno status per loro, senza dover dipendere da nessuno dei due pianeti.
Esaurito il destino di Julie Mao, il personaggio intorno al quale ruotava tutta la prima stagione L’unico obiettivo certo è scoprire cosa sia il misterioso virus blu, chiamato protomolecola e perché Jules Pierre Mao, il padre di Julie, sia stato disposto a sacrificare la figlia e l’intera popolazione di Eros pur di farlo riprodurre. Siamo di fronte ad una serie di fantascienza che unisce temi classici a qualcosa che di diverso che la Sci-fi ha affrontato negli trent’anni solamente.
I protagonisti sono quasi tutti gli stessi, con Thomas Jane nei panni dello splendido poliziotto Joseph Miller, nativo di Cerere, che nel look e nei modi ha anche un che di berlinese. Steven Strait è James Holden, secondo ufficiale nella prima stagione e ora capitano, che ha una storia con Naomi Nagata che ha il volto Dominique Tipper, ci sono sempre Alex e Amos a completare l’equipaggio. I personaggi sono davvero tanti nelle tredici puntate di questa seconda stagione, dalla new entry Frankie Adams, che interpreta il sergente dei martian marines Roberta Draper, alla presenza della vicepresidente delle Nazioni Unite Chrisjen Avasarala, interpretata da Shohreh Aghdashloo. Senza dimenticare la presenza dell’inglese Jared Harris, volto noto al cinema e già visto in tv in Fringe e Mad Men che interpreta Anderson Dawes agitatore di professione.
Se la prima stagione era una sorta di noir, riguardo all’investigazione di Miller, mescolato con un mistery per la parte relativa all’equipaggio della Rocinante a caccia di risposte, la seconda stagione prenderà una direzione molto diversa: i personaggi sanno cosa sta succedendo e devo scoprire cosa fare per fermarlo, trovare altre informazioni. È una stagione più dinamica e ricca d’azione, rispecchiando lo stile dei romanzi originali, ognuno dei quali si distingue per uno stile unico e diverso dal precedente. Questa differenza sta alla base del successo di questa stagione, rendendolo più ricca e interessante. Molto godibile anche al livello visivo The Expanse segna finalmente una buona riuscita nelle produzione di SyFy, troppo spesso criticato a sproposito per le sue serie. Se volete vederla cercate le vostre risorse di streaming oppure andate su Serietvsubita