La NBC ha colpito ancora, This is Us è uno dei migliori titoli dell’anno, non ci sono dubbi. Pochi premi, qualche nomination, ma tanto tanto pubblico. Ovunque. Anche in Italia dove la serie è iniziata più tardi sul canale sky FoxLife. E’ una serie che ha il merito di lasciarsi guardare e di crescere episodio dopo episodio, merito di una scrittura che coinvolge, che mescola dramma e commedia, dramedy come direbbero gli intenditori. Siamo su due piani temporali differenti, i genitori e i figli, ma con un alternarsi che riesce sempre a svelare i nodi degli eventi, di situazioni che riguardano tutti. Ma chi sono i protagonisti?
Dal trailer sembra tutto rose e fiori, non è così come è giusto aspettarsi, ci sono tutti i drammi e le difficoltà che una persona e una famiglia normali, sempre che questo aggettivo abbia un senso per voi, affrontano nella vita. Addirittura la campagna social che annunciava la serie chiedeva in quale personaggio noi spettatori ci riconoscevamo. Un’altro claim usato per i social l’ho trovato perfetto: Share the moment. Una dei meriti di This is us è quella di scrivere per “momenti”. Vengono preparati, annunciati, sottolineati e poi si usano i fazzoletti. This is us commuove e questi momenti sono tanti, ma il merito è di Dan Fogelman, l’ideatore della serie, che ha lavorato molto per la Pixar e la Disney nel mondo dell’animazione (Cars 2, Bolt e Rapunzel) e ha sviluppato un’ottima dimestichezza con i sentimenti. Banale? Certo! Il successo in tv se esuli da trame complesse passa sempre per il banale e non facile.
Tutto inizia con Jack (Milo Ventimiglia, il Peter Petrelli di Heroes e Jess su Gilmore Girls) che sposa Kate (l’ex cantante Mandy Moore) e tutti le questioni legate al metter su famiglia, visto che la donna rimane incinta. Normale, solo che Kate aspetta tre gemelli e Jack è un capocantiere, non un miliardario. Lei ha una madre pesante che si offre di ospitarli a vivere, ma mentre lo dice già sta piangendo. Qui Jack, che alcune amiche definiscono, decide di andare da suo padre per un prestito. Va detto che suo padre è un violento, che ha sempre trattato male lui e la madre, eppure lui per la moglie ci va e vende anche la macchina che aveva comprato con tanta fatica. Durante il parto uno dei bimbi muore. La coppia adotta Randall, un bambino nero, che il padre, un poeta, ha lasciato alla stazione degli autobus.
Nel frattempo vediamo i tre figli già grandi, Randall, Kate e Kevin, alle prese con le loro vite, vivono fra successi e insuccessi nel lavoro, difficoltà nei rapporti di coppia, obesità, omofobia. La famiglia è cambiata, tanto, se inizierete a guardarla ve ne accorgerete. Io l’ho iniziata perchè ne sentivo parlare parecchio e allora anche io mi son detto “vediamo com’è”. Beh, funziona. Ho una piccola scorta di fazzoletti, con la scusa del raffreddore, ma non si sa mai, in fondo siamo tutti essere umani e tutti abbiamo una famiglia, nel bene e nel male. Poi con le feste le cose si sa non migliorano. Visto che oggi è il famoso Blue Monday, che hanno stabilito essere il giorno più triste dell’anno tramite un equazione, anche voi dategli uno sguardo. Magari un piccolo pianto vi tirerà su il morale. Se ne avete bisogno…