-Dal 21 giugno su Sky inizia una nuova serie: Billions.
-Me la consigli?
-Assolutamente!
-Perché?
-Un grande cast. Paul Giamatti, quello di Sideways e de La versione di Barney, Damien Lewis, il rosso che faceva le prime stagioni di Homeland, Malin Akerman, quella che faceva Spettro di Seta su Watchmen e…
-La prima Spettro di Seta?
-No, la figlia, quella che diventa la fidanzata di Mr. Manhattan. E poi c’è lei.
-Lei chi?
–Maggi Siff! La dottoressa motociclista di Sons of Anarchy.
-Stupenda!
-Bella e Brava
-Ma di che parla?
-Intanto vediamo il trailer.
-Quindi Damien Lewis è questo Bobby Axelrod, uno che ha fatto veramente i soldi con la finanza. Ha una bella moglie, due figli adorabili e una casa fantastica…
-Quella arriva nelle prime puntate, perché era la casa del padre di Paul Giamatti quando Chuck Roades era bambino. La casa è rimasta vuota e Bobby la compra per due motivi: far indispettire Chuck e impressionare i suoi amici.
-Impressionare gli amici?
-Certo! La serie tratta bene il tema del post-capitalismo, cioè la costruzione del proprio brand personale legato alla finanza.
-Ma perché c’è l’ha con Chuck?
-Chuck è il procuratore distrettuale del Southern District of New York, potente e stimato, non ha mai perso un caso e vorrebbe fare carriera politica in futuro. Bobby in realtà non è solo ricco, è il simbolo del sogno americano aggiornato, aiutato anche dal suo secondo, Wags, un vero bastardo, ma tanto bastardo, interpretato da David Costabile.
-E qual è?
-L’hai visto tante volte! Stava pure su Suits, ha fatto pure parecchi e film e serie.
-Ma Chuck e Bobby hanno altri legami?
-Maggie Siff, la moglie di Chuck.
-E’ la sua amante?!?!
-Assolutamente no, anche se credo che vorrebbe, però lei è la psicoterapeuta della sua società, quella che aiuta gli altri, che li motiva. Poi Wendy, così si chiama ha dei vizi particolari che coltiva col marito.
-Cioè?
-Dominazione.
-No!!!
-Si. Lei fa la mistress e lui si fa maltrattare. E con gran piacere. Poi ci sarà tutto un retroscena pure su questo, perché i retroscena qui sono tanti, come i personaggi. Le storie sono ben sviluppate e Bobby non è un personaggio come The Wolf of Wall Street, è più consapevole del potere del brand. Poi c’è tutta la parte sull’11 settembre.
-C’entra il terrorismo???
-No, non c’entra niente, poi vedrai, sennò mi dicono che faccio spoiler.
-Ma è scritto bene?
-Abbastanza, soprattutto ben legato. Il tema alla fine è sempre Potere VS Soldi, due modi diversi di intendere il successo e anche la ricchezza.
-Apposta nel titolo hai messo Occupy?
-Prendi le primarie per queste presidenziali. Secondo te senza la crisi dei subprime, poi Occupy, avresti mai avuto Bernie Sanders in corsa, cioè il candidato anziano ma con idee quasi socialiste.
-Non credo proprio.
-Billions esce dal solito format della finanza nell’audiovisivo, sia perché non è Gordon Gekko di Wall Street, va in giro col chiodo, poi prende il suo aereo personale e se ne va in Canada a sentire il concerto dei Metallica con gli altri miliardari amici suoi. Inoltre Billions non è un film come Margin Call o Too Big To Fail, qui alla fine entriamo nella sfera personale dei protagonisti, nei loro vizi.
-Questo però viene dalla diffusione dei social media.
-Esatto, l’obiettivo è personalizzare tutto, basta guardare anche le elezioni.
-Anche qui da noi.
-Eh si. E non poco.