Stamattina mi alzo, poi mi mette al computer e leggo uno status di Francesco Lanza su Facebook che parla di Grillo Beppe che combatte fra i flutti. Pensavo ad uno dei suoi deliri, per i queli ho grande stima, ma invece come sempre la realtà ci frega. Scopro che il lider farà la traversata a nuoto delle stretto di Messina per iniziare la sua campagna in Trinacria. Come sempre le antenne di Orson si mettono a prudere, quindi i riferimenti ai grandi lider populisti si sprecano, da Mao al Duce, da Chavez a Silvio e compagnia cantando. Ci starebbe bene qualche frase sagace di Vitaliano Brancati, l'unico vero Gogol italiani, o un pensiero amaro di Vittorini. Invece quello che salta fuori dalla sinapsi è "mare, mare, mare, voglio annegare!".
E Pop sia, soprattutto quando è di classe e con ironia, che poi il buon Franco l'etichetta non la rifiuta, come Grillo alla fine non rifiuta quella di lider, anche se fa di tutto per convincersi. Io mi aspettavo un invito a partecipare ai tanti in lizza alle primarie del Pd, una sorta di duello, ma pare che il genovese 62enne non voglia concorrenza nell'impresa. Lui lo fa per il Movimento, il 5Stelle, di cui si conoscono solo Pizzarotti perchè fa il sindaco a Parma, così dicono, e Favia, l'infame traditore. Lui lo fa per cambiare l'Italia, ma la cosa importante è il Movimento! Lo ripete sempre, lui, lo dice a tutti, sempre lui. Il pluralismo piramidale per bocca di lui.
Allora mi viene in mente una cosa: non c'è nessuno in questo movimento che senta il bisogno di andare dal Beppe e dirgli: "Scusa, possiamo dire qualcosa anche noi?"
Forse ci vuole la giustificazione di Casalegno.
Comunque se fossi in lui starei attento a Scilla e Cariddi, due miti molto reazionari!