"Anche Kate Middleton, futura regina d'Inghilterra". Questa è la frase più ricorrente che si legge in queste ore nella maggior parte dei siti di …ehm… informazione del globo, dopo il servizio di Closer, rivista francese che ha ritratto Williamo e consorte mentre prendevano il sole in terrazzo, come una coppia qualsiasi. La cosa che sta colpendo tutti è proprio quel "qualsiasi", quell'essere comune come fossero chiunque. Da Lady D. in poi, ma anche prima, Windsor e affini sono stati al centro di parecchi scandali, non ultimo il secondogenito Harry, che ha scoperto che anche i suoi amici hanno degli smartphone che fanno fotografie. Intanto Alfonso Signorini prepara sulla vicenda uno speciale di 26 pagine.
Se sopravviverà la politica diventerà un interesse esclusivamente estetico con tutti i pericoli che ciò comporta e il corpo razziale, approntato in maniera provocante con una precisione familiare ai lettori di De Sade, fornirà i suoi principi di valutazione critica.
(…) Il crescente dominio del visivo sull'auditivo offre un'interesse particolare alle rappresentazioni del corpo razziale, ora che la produzione di soggettività opera attraverso diversi meccanismi tecnologici e sensoriali.
Paul Gilroy, che oggi insegna alla London School of Economics, scrive queste righe negli anni '90, in un saggio che si occupa della sfera sociale delle comunità nere in USA e UK e dell'influenza della cultura hip-hop, concludendo come il corpo, come oggetto da mostrare con forte valenza sessuale, diventa il terreno della sfera pubblica. Questa tensione che abbiamo visto per negli ultimi 20 anni della musica nera, o nei fenomeni delle modelle nere come Naomi Campbell, si è trasferito fortemente nella sfera del gossip tout-court. Se devi essere vip, non basta apparire, ma devi essere carne – vip.
Questa immagine di Lady Gaga vestita di carne cruda sottolinea il grado zero della carne vip, che ha trovato nuovo linfa grazie al sistema dei media classico, ma anche con la prima onda del digitale, pensate agli strumenti di photo e video editing, e con il web, non c'è rivista online che non abbia una sezione di gossip, pensate alle gare delle "colonne di destra" di Repubblica e Corsera. Anche Facebook ha fatto la sua parte, con le fan page, mentre Twitter sembra aver segnato un brusco risveglio. In realtà io sono convinto sia stato l'uso diretto del social network da mobile a creare dei problemi. La Sfera Pubblica del vip oramai è il suo corpo, che prende forma mutante con tatuaggi, piercing, plastiche e trattamenti, per diventare oggetto di desiderio e punto d'arrivo, i reality sono stati pert tutti il tentativo d'ingresso nella sfera della carne-vip. Non posso ora invocare la privacy, visto che proprio il loro corpo, elemento primario dell'intimità, è divenuto sfera pubblica. Sicuri che poi vogliano davvero il rispetto della privacy o non si tratti di altro? Alcuni hanno avanzato l'ipotesi che Kate e Williamo siano rimasti infastiditi dal fatto che la rivista fosse francese, ma anche qui potrebbe essere la costruzione di una contronarrazione che parte dall'incidente di Ponte de l'Almà a Parigi, dove perse la vita la madre di William. Come diceva John Travolta in Pulp Fiction sono le piccole differenze quelle che ti stupiscono.
-Come lo chiamano il quarto di libbra con formaggio?
-Lo chiamano Royal with cheese.
O Royal with Tits.