Tutti i Santi di Sean Connery

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Non me ne vogliano i credenti più ortodossi se ho voluto giocare con il nome di questa festività, che ricorre domani, per ricordare tutti i santi, nel senso dei tanti personaggi, interpretati da Sir Sean Connery, che purtroppo ieri è morto. Una scomparsa dolce, nel sonno, ma che ha davvero colpito tutto il mondo. Come si misura la fama di un personaggio. Ieri la morte di Sean Connery ha fatto passare in secondo piano Halloween, la celebra festa del trick or treat , del dolcetto o scherzetto. Di quanti possiamo dire la stessa cosa?

Sean Connery è diventato un’icona sin da subito e l’ha fatto lavorando su tutti i personaggi in una maniera particolare: alla fine di ogni film erano i personaggi da lui interpretati che somigliavano a lui! Ogni volta che si parlava di James Bond il riferimento a lui, il primo e originario, era imprescindibile. Eppure Connery è stato tanto di più.

Protagonista di Marnie di Alfred Hitchcock, straordinario in un film complesso contro la guerra come La Collina del Disonore, in coppia con l’altro mito britannico e sir Micheal Caine, e L’Uomo che volle farsi Re, minatore nel purtroppo poco conosciuto I Cospiratori di Martin Ritt, un seminudo Zed nel fantascientifico Zardoz, colonello in una bella versione di Assassinio sull’Orient Express, un Robin Hood avanti con gli anni insieme ad Audrey Hepburn in Robin e Marian, straordinario capo arabo nel bel Il Vento e il Leone di John Milius dove si misurava col presidente Teddy Roosvelt, ladro in 1855 – La Grande Rapina al Treno e poi anche in Entrapment, scrittore in La Casa Russa e in Scoprendo Forrester, straordinario comandante Ramius in Caccia a Ottobre Rosso, Guglielmo da Baskerville ne Il Nome della Rosa e ha dato una forza incredibile a quel capolavoro che Gli Intoccabili di De Palma, è stato il papà di Indiana Jones, il maestro d’armi dell’Highlander Christopher Lambert, l’avventuriero Allan Quatermain ne La leggenda degli Uomini Straordinari e ancora di più.
Una galleria di personaggi che davvero possiamo chiamare santi nel senso più laico e spettacolare del termine.

Ho voluto ricordarlo proprio in questo momento in cui lo spettacolo italiano e mondiale sta soffrendo sia a causa della pandemia, ma anche a causa di una miopia politica che non ne capisce mai l’importanza e ne svilisce il ruolo. Bisogna pensare a cosa possa essere la vita senza la cultura e lo spettacolo, anche in quello che alcuni chiamano semplicemente “intrattenimento”. Pensateci mentre magari guardate uno dei film di Sean Connery. Grazie di tutto.