Il mondo è sotto choc. Come non esserlo! Il comportamento di quell’orda di ieri ad alcuni ha ricordato certi militanti della Lega Nord di Pontida. Però i riferimenti storici sono ben diversi.

Quello che è successo ieri a mio avviso segna un colpo terribile alla narrazione della democrazia liberale, che già da 20 anni attraversa un periodo di grande crisi, ma che ora si sta aggravando. Ieri lo stato della Georgia ha eletto due senatori del Partito Democratico, fra cui il primo afroamericano della sua storia, che hanno in questo mondo sancito una maggioranza democratica in Senato, cosa che non avveniva da oltre vent’anni. Il Partito Repubblicano americano sta uscendo amaramente sconfitto dalla scelta di Trump e dalle conseguenze, che non sono ancora finite, che porterà. Come farà questo partito

Questa nostalgia che viene invocata dai leader politici pseudo-fascisti per un mondo dove “gli uomini erano uomini e le donne erano donne” è ridicola e soprattutto non offre risoluzione. Vorrei chiedere a questi nostalgici quanto vorrebbero vivere in un mondo senza internet. Credo che le mani alzate, se ce ne fossero sarebbero pochissime!
Stiamo ormai ad un punto dove bisogna fare i conti con noi stessi: o la democrazia liberale

Ricordiamo che Trump è solamente però un momento di fuoco in un incendio che investe tutto il mondo e che vede nella vicenda del Covid la maggiore difficoltà. Ogni giorno i social sono pieni di lamentele per la gestione della pandemia, come se chi si lamenta avesse sempre affrontato questo generi di fenomeni! Intanto abbiamo ampiamente superato quota 75.000 morti in Italia e questo sembra essere dimenticato. Come sembra essere dimenticata la fila dei camion militari che portavano via i morti da Bergamo.
Ricordiamoci che la verità non è mai di chi urla di più e che, come disse Naomi Klein, la democrazia non è solo il diritto di voto, è il diritto di vivere con dignità.