Sherlock: che amaro ritorno!

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La foto che vedete restituisce il cast al completo della quarta stagione di Sherlock, la serie tv che la BBC produce tratta dal personaggio creato dalla penna di sir Arthur Conan Doyle e che ha le sembianze di Benedict Cumberbatch, mentre il dr. Watson è interpretato da Martin Freeman, già visto come protagonista della prima stagione di Fargo. Confessiamo l’assoluta partigianeria di due membri del nostro team, divisi fra l’amore per gli attori e per gli autori, cioè Steven Moffat, che è il padre del moderno Doctor Who, e di Mark Gatiss, che nella serie veste anche i panni di Mycroft Holmes, fratello dell’investigatore più famoso d’Inghilterra e alto membro dei servizi britannici.
Ho letto molte recensioni, l’unico a parlarne male è un italiano che scrive per un quotidiano online con la K, non lo citerò, perché per me questo episodio segue la tradizione della serie: è bello.

Abbiamo aspettato un anno intero per rivederlo, dopo che Moffat e soci avevano realizzato il meraviglioso speciale di natale dello scorso anno – vincitore di due emmy –  dal titolo La sposa abominevole, anche questo nella tradizione. Adesso siamo alla quarta stagione e dalle premesse siamo in un terreno minato e ad una svolta. Adesso per fare una analisi della puntata sicuramente dovrò fare qualche accenno alla trama e si andrà in una spoiler zone, non mi piace per niente, ma credo sia inevitabile.

Il titolo è già il segnale di un capolavoro, The six Thatchers, proprio i sei busti dell’ex presidente del consiglio britannico che ha segnato la politica prima degli anni 90. Sicuramente è una puntata più corale, aleggia il fantasma di Moriarty, però quello che c’è è la vita di Watson e di sua moglie, oltre alla figlia. Si cerca qualcuno, ma in realtà è come sempe una storia di facciata. In realtà si cerca qualcosa, qualcosa che non riguarda Sherlock, ma Mary, la moglie di Watson, interpretata da Amanda Abbington, che nella vita reale è stata per anni la compagna di Martin Freeman. La coppia tra l’altro ha avuto due figli: Joe e Grace (scusate il momento di gossip). Immaginavamo che anche lei avesse un segreto, ma non credevamo si trattasse di una mercenaria di quel livello. Non intendo svelare il finale, certo è che le prossime due puntate, anche questa è una stagione con 3 episodi, ma tutti da 90 minuti, si annuncia molto interessante.
Uno spazio in più è dato anche a Mycroft, che ne ha conquistato molto con il passar del tempo, visto che come abbiamo detto è anche uno degli sceneggiatori. Sherlock appare all’inizio ben inserito in questa atmosfera familiare, visto anche il discorso fatto al loro matrimonio, ma tutto questo alla fine si rompe in una dissoluzione che riporta il nostro protagonista alla sua dimensione solitaria e malinconica. Mi chiedo se davvero possa uscirne. Comunque è la prima volta che la puntata non si chiude in maniera perfettamente compiuta, anche questa potrebbe essere una novità, a mio avviso va letto all’interno della stagione, come fosse una unica puntata da 270 minuti.
Già col prossimo episodio, che dovrebbe vedere l’ingresso di un nuovo villain con le sembianze di Toby Jones, vedremo quanto sarà così.
30 secondi di trailer, con una risata che spaventa.

 Simone Corami