Penny Dreadful: Requiem per Vanessa

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C’è tanto di scritta The End sul finale nell’ultimo episodio della terza stagione di Penny Dreadful, prodotto dalla Showtime e da Netflix, e stando alle parole di John Logan, suo inventore e produttore esecutivo non ci sarà un seguito. Un peccato perché noi eravamo affezionati alle avventure della bella e sofferente Vanessa Yves, incarnata dalla bellezza di Eva Green, dai suoi occhi intensi e dalla sua magrezza ostile verso il mondo, al suo essere ago della bilancia del bene e del male e al suo essere in balia dei sentimenti e dal desiderio delle forze del male. E del bene. Ci piaceva Sir Malcolm Murray, Timoty Dalton trasmetteva bene quell’aria da avventuriero inglese elegante, molto pre-brexit, e anche allo yankee mannaro Ethan Chandler, che aveva segnato il ritorno di Josh Hartnett sullo schermo, nel  ruolo di un licantropo al servizio di Dio, la meraviglia Lupus Dei.Che dire di Rory Kinnear, attore meraviglioso nell’interpretare quel John Clare, quel Calibano assemblato e riportato alla vita dal Dottoir Frankenstein, riuscendo a provocare in tutti noi spettatori: corpo, pallore e cicatrici della Creatura. Grandiosa Billie Piper, cresciuta dal ruolo della compagna del primo Dr. Who moderno, ora una femminista arrabbiata, affrancata dalla prostituzione e dalla morte. .

Eppure qualcosa non funziona. Quando Logan dichiara – Io ho pensato alla storia di Vanessa in uno sviluppo per tre stagioni – a me convince fino ad un certo punto. E Dracula che fine fa in questa stagione? Il finale è frettoloso poco articolato e perde quel sostanziale equilibrio fra azione e recitazione che aveva contraddistinto le stagioni passate. Se davvero si doveva chiudere,  allora perché inserire un personaggio come Jekyll/Hide, tratto da uno dei romanzi gotici più importanti e famosi della storia? E il personaggio di Catriona, la tanatologa spadaccina? Solo a parlarne ci si rende conto del suo fascino! Anche la dottoressa  Seward, brava davvero Patti Lupone, non può finire in questa maniera.

Ho scoperto mentre scrivevo che sono già al lavoro per uno spinoff in cui ci saranno tutti questi personaggi. Vanessa è morta, a meno di un ritorno l spiritico, una sorta di cameo per Eva Green,come per altri personaggi. L’immaginario della letteratura gotica è ricco, penso al vampiro femminile per eccellenza, Carmilla di Joseph Sheridan Le Fanu e a molti altri ancora, come Il Castello di Otranto di Walpole, per non parlare delle sterminate invenzioni di Poe e Lovecraft!. Nell’ambiente si sa che Logan ora è impegnato nella riscrittura del nuovo capitolo della saga di Alien e in quella ex novo del nuovo Bond – il terzo dopo Skyfall e Spectre. Però perché non usare il nome Penny Dreadful come media franchise? Il nome è sinonimo di quella stampa popolare che fra la fine del XIX e l’inizio del XX raccontava le avventure dei “mostri”. Quindi è possibile che Logan per ora non voglia prendere parte alla scrittura della nuova serie. Mancherà, perché è davvero un grande sceneggiatore, io lo adoro soprattutto per The Aviator e Hugo Cabret entrambi di Scorsese. Però la cosa importante è che non si fermi la riscoperta di un genere letterario, di una categoria dell’immaginario, molto percorsa anche dal fumetto, che può dare ancora tanto al mondo delle serie tv.
Di Penny Dreadful ci rimane tanto: la scrittura, il cast, la regia, una fotografia esemplare soprattutto in quest’ultima stagione che ha spaziato dai canyon degli Usa, fino ad una Londra da fine dei giorni – forse hanno anticipato il Brexit senza rendersene conto.
Adesso non ci resta che aspettare ed essere fiduciosi. Noi di IoeOrson restiamo qui come sentinelle, pronti a dare informazioni, rispondere a domande, commentare e raccontare.
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