Passeggiata #1 La Parola

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Ogni tanto a tutti quanti prende la voglia di camminare, di fare una bella passeggiata. Certo la questione covid ha limitato questa possibilità, però secondo me se uno vuole il mondo camminare lo trova. Magari con la parola.
Da un po’ avevo preso l’abitudine di farlo sul mio profilo FB. Però si può sempre fare di più. Anche perché camminare è camminare e anche molto di più. Una passeggiata vuole dire molto.

Camminare è lasciare con un piede la terra e con l’altro tenere l’ancora. Camminando ci avvicendiamo tra terra e cielo. Ogni passo che si stacca da terra ci mette in contatto con gli innumerevoli distacchi della nostra vita.

Questo passo lo trovate dentro Il Silenzio è Cosa Viva di Chandra Livia Candiani, un libro che mi è capitato di leggere molto recentemente e devo dire che ha lasciato una bella impronta. Non un caso che si parla di camminare appunto. Camminare fa venire in mente un percorso. E magari si può fare con altro. Con le parole. Ogni parola è un passo. Ogni passo è un pensiero. Alla fine, anche se non ti volti indietro, sai che un percorso lo hai fatto.

Non c’è peggior sordo di chi non vuol capire –
Ogni parola pronunciata è falsa. Ogni parola scritta è falsa. Ogni parola, è falsa. Ma cosa c’è senza la parola?
(Elias Canetti)
Non esiste una magia come quella delle parole.
(Anatole France)
Non ci avevo mai pensato, non mi rendevo conto che ogni scambio di parole fosse un fatto prezioso, rappresentasse una scelta.
Le parole erano astucci, tutte contenevano una materia vitale.
(Marie Cardinal)
Le parole hanno il potere di distruggere e di creare. Quando le parole sono sincere e gentili possono cambiare il mondo.
(Buddha)
Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)
Per una parola un uomo viene spesso giudicato saggio, e per una parola viene spesso giudicato stupido. Dunque dobbiamo stare molto attenti a quello che diciamo.
(Confucio)
Le cose più importanti sono le più difficili da dire. Sono quelle di cui ci si vergogna, poiché le parole le immiseriscono – le parole rimpiccioliscono cose che finché erano nella vostra testa sembravano sconfinate, e le riducono a non più che a grandezza naturale quando vengono portate fuori.
(Stephen King)
Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere.
(Ennio Flaiano)
Le parole sono sacre. Meritano rispetto. Se scegli quelle giuste nel giusto ordine, puoi spostare un pochino il mondo.
(Tom Stoppard)
Passeggio con le parole perché sento che mi appartengono. Per chi ha vissuto come un’amnesia dovuto ad un tumore ed ad un idrocefalo l’ “appartenenza” è una questione centrale. (Forse è per questo che sto provando a scriverci un libro)
Passeggiare con le parole significa anche farlo coi silenzi.
C’è un motivo?
Una volta avrei detto che era per riconquistare i miei ricordi, ma ormai so che una grande parte è persa.
Forse cammino per spostare un pochino il mondo come dice Stoppard.