“Due persone dicono reciprocamente “ti amo”, o lo pensano, e ciascuno vuol dire una cosa diversa, una vita diversa, perfino forse un colore diverso o un aroma diverso, nella somma astratta di impressioni che costituisce l’attività dell’anima.” È qui interviene un poeta, che personalmente amo moltissimo, come Fernando Pessoa, arrivando a dire quanto le due parole più importanti del mondo – Ti Amo – siano diverse da persona a persona.
Qui non è solamente una questione di uguaglianza, di rispetto e di diritti umani. Qui c’è molto di più, compreso il concetto di “identità”. Identità è qualcosa di stra-abusato, una di quelle parole che si dicono quando non si sa cosa dire.
“L’amore è la capacità di avvertire il simile nel dissimile.”
Theodor Adorno, uno degli esponenti della Scuola di Francoforte e della filosofia del secolo scorso, aggiunge un tassello in più: il simile nel dissimile. La diversità come ricchezza, la diversità come identità. Quando si parla identità come “elementi comuni” si esprime un’emozione forte: la paura. L’altro ci spaventa. Ci spaventa confrontarci col mondo , con lo specchio, con noi stessi. Gli altri ci fanno paura, siamo terrorizzati dall’essere “giudicati” per quello che siamo. E allora? Allora ci difendiamo: attacchiamo, insultiamo, facciamo del male. Costruiamo una narrazione in cui noi siamo dei vincitori ed il resto del mondo ce l’ha con noi. Dove gli altri sono nemici. E troviamo anche dei complici! Altre persone che hanno paura e decidono di condividere quella narrazione. La condivisione degli elementi è solo una divisa. Perché l’identità è, per me, è un’altra cosa. L’identità è nel rapporto con l’altro.
“Cristiano, ebreo, musulmano, sciamano, zoroastriano, pietra, terra, montagna, fiume, ognuno ha un modo segreto e unico di relazionarsi con il mistero, e non può essere giudicato.” Queste sono le parole del grande poeta persiano Rumi. E penso che anche Marcello Fois abbia ragione quando dice: “Quando di identità si inizia a parlare, allora vuol dire che è morta.”
Nello specchio c’è un Altro e per capire chi siamo dobbiamo avere il coraggio di oltrepassare la soglia. Proprio come Alice.