Marco Polo 2: non è storico ma ci piace

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Torna l’eroe veneziano e le sue avventure nella Cina del Khan. Stavolta c’è di mezzo anche il papa. Si lascia vedere bene, ma la storia c’entra poco.

Io ero convinto di aver parlato anche della prima stagione di Marco Polo, invece non trovo il post da nessuna parte degli archivi. Eppure Marco è un personaggio che mi è sempre piaciuto, fin da quando da bambinetto ho iniziato a sfogliare Il Milione per gioco. Netflix, che sta producendo prodotti veramente godibili, qui ha centrato l’obietto. La serie su Marco Polo non è un period drama, per quello cercate quel capolavoro di Downtown Abbey, ma si guarda con molto piacere, ridando alla Cina quel gusto di esotismo che perde ogni volta che sentite uno che si lamenta al telegiornale. Devo dire che il cast è ancora più convincente, non tanto per Lorenzo Richelmy, ma per tutti gli altri, lo stesso Favino che interpreta Niccolo, il padre di Marco, ha una parte più estesa. Poi ci sono guest stars come Gabriel Byrne. Ah, fa il papa.

C’è un lavoro migliore sulle scene di arti marziali, al di là del solito Tom Wu, il monaco 100 occhi, cieco, il che garantisce un bel risultato di qualità, come dice Michelle Yeoh, anche lei qui. Se vi chiedete chi è Michelle Yeoh allora vuol dire che non avete visto neanche La Tigre e il Dragone! Lei era Shu Lien. C’è anche lei in questo Featurette sulla stagione.

Grande protagonista è Benedict Wong, ovvero Kublai Khan, che anche stavolta da una performance oltremodo convincente. II resto è una sfilata di attrici, anche attori, belli e bravi. Come Zhu Zhu, la principessa Kokachin, o Claudia Kim, la principessa guerriera Khutulun, figlia del fratello nemico del Khan, Rick Yune , il Kaidu – anche lui come molti altri approdato ad Hollywood.

 

 

 

 

 

 

 

E il papa che c’entra? Abbiamo detto che questa serie non ha un reale valore storico, poche ne hanno e si basano su lunghe ricerche e consulenti accreditati. Però Gregorio X è stato un pontefice che aveva contatti coi mongoli, forse perché c’era un timore verso la potenza del Khan. Qui si fa vedere come i crociati, perché questo sono si inseriscono nella lotta fra Kublai, che ora è Khan di tutta la Cina, ma prima di tutto dei mongoli. Si riapre una sorta di successione per quel ruolo ci si infila il papa che ha paura che Kublai sferri un attacco in massa all’Occidente – si è un’ossessione ricorrente nella storia. Il papa fa penetrare molte truppe in Mongolia, stringe accordi col Kaidu per fermare il Khan. Praticamente prepara un colpo di stato. Come va a finire non ve lo dico, altrimento Spoiler Alert a manetta, però non c’è solo quel pericolo. Dopo aver conquistato il sud della Cina, mettendo fine all’altro impero, si è creata una resistenza. Inoltre c’è un traditore, molto, ma molto vicino al Khan, ma non vi dirò chi è.

Marco è uno che compie un suo viaggio su un doppio piano, personale, ritrovando suo padre ma perdendo alla fine l’appoggio del Khan, e uno diplomatico entrando nel giro degli intrighi, che in questa stagione sono davvero tanti.
Ci sarà una terza? Penso di si, comunque vi faremo sapere.