Lolita, Imma, Blanca e le altre donne alla conquista degli schermi

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LolitaIl titolo può ingannare ma questo articolo non parla del capolavoro della letteratura russa di Vladimir Nabokov, né di una commedia sexy “scollacciata” degli anni ’70. Parliamo di libri, di serialità televisiva, di donna e di sistema culturale.  Dopo un incontro con Gabriella Sinisi, creatrice del personaggio centrale dei libri di Lolita Lobosco, la poliziotta coi tacchi a spillo, interpretata sul piccolo schermo da Luisa Ranieri, facciamo una breve rassegna di come le donne stanno “conquistando” gli schermi Rai. Finalmente. Donne diverse, che non sono soprammobili, ma protagoniste, che non vengono citate solo per il loro aspetto fisico e che nella vita sono molto di più che “influencer”, titolo oramai abusatissimo.   La televisione italiana sta realizzando prodotti di fiction di grande successo, i dati auditel e le conversazioni sui social media ne sono la prova lampante, di personaggi femminili creati da scrittrici. Oggi è qualcosa che va oltre il “fenomeno”. Senza altro hanno contribuito esempio come i tanti personaggi femminili del crime-noir scandinavo e della sua regina Camilla Lackberg. Anche la Gran Bretagna ha la sua campionessa e non c’è bisogno di andare indietro alla Miss Marple di Agatha Christie, ma della compianta P.D. James, che è stata anche membro permanente della Camera dei Lord inglese, autrice di Kay Scarpetta e addirittura di un seguito crime, da cui è stata realizzata una miniserie, di un come Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen.


Lolita Lobosco, creatura uscita dalla fertile immaginazione di Gabriella Genisi è divenuta una serie tv di successo interpretata da Luisa Ranieri, ribattezzata dai tabloid come Lady Montalbano per il suo legame sentimentale con Luca Zingaretti, l’attore che interpretato in carne e ossa la creatura di Camilleri. La Ranieri però è un’attrice non solo dotata di bellezza ma di personalità e bravura che ha saputo imprimere nell’adattamento televisivo della creatura della bravissima scrittrice pugliese.
Veniamo alla altre, che non sono poche. La regina del momento è il sostituto procuratore della Repubblica di Matera Imma Tataranni. I libri di Mariolina Venezia, sceneggiatrice che ha firmato anche il soggetto di serie e il cui talento era evidente nel libro “Mille anni che sto qui”. L’interpretazione di Vanessa Scalera – totalmente diversa nella vita reale – è ricca, forte e sa coniugare l’ironia e l’esplosività di una donna che non rinuncia ad una femminilità mai stereotipata, divisa fra l’amore per il marito e l’attrazione per il giovane bel maresciallo Calogiuri. Sceneggiatura ottima con un team dove oltre alla stessa autrice troviamo, fra gli altri, Luca Vendruscolo, uno dei creatori della serie cult Boris. Arriviamo alla messinese Alessia Gazzola creatrice di Alice Allevi le cui avventure sono state tradotte in Germania, Francia, Spagna, Turchia, Polonia, Serbia e Giappone. Niente male per L’Allieva, giunta ormai alla sua terza stagione tv con il volto fresco di Alessandra Mastronardi e di Lino Guanciale che interpreta il suo capo. Una serie che unisce il giallo a toni più rosa, senza però mai cedere alla banalità della tardo-televisione, ma recupera dimensioni interpersonali della serialità made in USA. Lino Guanciale, che è stato interprete dell’adattamento del Commissario Ricciardi, successo Rai, ci permette di parlare di Maurizio De Giovanni – anche gli uomini scrivono di donne – autore di Mina Settembre, l’assistente sociale che tenta di risolvere misteri gialli fra i vicoli di Napoli riuscendo a mescolare i toni comedy al giallo e ha il volto di Serena Rossi che viene dalla lunga esperienza di Un Posto al Sole. De Giovanni è fortemente attento ai personaggi femminili, protagoniste e mai secondarie. Si aspetta con ansia la serie tratta dall’avventure di Sara Morozzi, ex agente segreto. Grande attesa per la nuova serie da Elena Ferrante, scrittrice oramai di fama mondiale e amatissima oltreoceano, che dopo il successo de L’Amica Geniale, coprodotta dalla Rai e dal gigante americano, debutta su Netflix, con la trasposizione del romanzo “La vita bugiarda degli adulti”, un’altra storia di passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Sugli schermi arriverà anche L’Oriana, una miniserie dal libro Un Uomo proprio della Fallaci, volume intenso che racconta la storia d’amore della scrittrice italiana con il poeta e rivoluzionario greco Panagulis, un ritratto della scrittrice italiana. La produzione giallo-crime di scrittrici italiana è florida ed i rumours parlano già di nuovi adattamenti dalle avventure di Vanina Guarrasi, poliziotta siciliana creata dalla penna pluripremiata di Cristina Cassar Scalia. Dall’altra parte dello stivale, nella Torino degli anni ’30 vive Anita Bo, creatura della ghostwriter – ora ex – Alice Basso. Evidente è la vitalità dell’industria editoriale e dello spettacolo italiano già da qualche anno. Vitalità che significa “sistema”, parola che significa ricchezza in molti termini: dal lavoro alla promozione territoriale e culturale, e che ha trovato nelle donne raccontate da donne un meccanismo che va oltre gli stereotipi che troppo spesso i media per comodità evidenziano.
In tutto questo si aggiunge anche Blanca, ora in onda su Raiuno, la consulente cieca della polizia, creata dalla penna di Patrizia Rinaldi, e anche lei sta conquistando tutti.