Legion: che gran bella sorpresa!

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Legion

Terminata la prima stagione della nuova serie sugli X-Men

Ho visto l’ultimo episodio di Legion.
Io sono un fan della Marvel, fra le sue storie ho sempre amato le storie dei mutanti, quindi vedere una nuova serie sugli X-Men era un appuntamento obbligato. Però non credevo avrei visto una cosa del genere. Anche Iron Fist è un personaggio Marvel, eppure ho aspramente criticato la serie andata su Netflix. Qui siamo di fronte ad un bella storia. E non solo. Legion è una gran bella sorpresa.

Parliamo della prima serie che non fa parte del Marvel Cinematic Universe, praticamente Avengers, Defenders e compagnia cantando. Non ho nulla contro di loro, però bisogna sempre cercare vie nuove. La Marvel ci sta provando e con Legion c’è riuscita.

Però devo fare una premessa: io sono uno di quei fruitori e narratori che non crede che per godere pienamente di una storia debba esserci  una totale comprensione. Lo dico in seguito ad una discussione su Facebook su Mulholland Drive di David Lynch, per me uno dei suoi film migliori dal 2000 ad oggi.

La Marvel credo volesse sperimentare con questo progetto, viste che di titoli mainstream ne ha parecchi, allora ha chiamato Noah Hawley, uno di quei narratori un po’ fuori dagli schermi, quello che ha convinto i fratelli Cohen, non proprio gli ultimi della classe a portare Fargo sul piccolo schermo – a proposito ad Aprile esce la terza stagione e noi ci saremo.
Comunque la scrittura è ottima, è vero che ci saranno alcune parti in cui vi chiederete cosa sta succedendo, ma poi tutto si chiarirà. Tutto o quasi, il resto magari nella prossima stagione.

Quali sono le ragioni di un prodotto così buono? Non capisco così bene il fumetto da cui è tratto, ma è stato fatto un eccellente lavoro di trasposizione, per quanto possibile vista la diversità dei due media. Cast artistico eccellente e anche quello tecnico, una regia che non solo funziona ma aggiunge, il che è un gran lavoro anche per il piccolo schermo. Gli attori sono bravi e vedere Aubrey Plaza che dopo essere morta nel primo episodio diventa la personificazione del cattivo è un escamotage incredibile. Per non parlare di Jemaine Clement, il neozelandese che interpreta in una gran maniera il personaggio di Oliver Bird riempie di gioia, dopo che per un po’ ti sei chiesto “è ora questo chi è?”. Sono tutti in ottima forma e il risultato si vede. Per non parlare del protagonista Dan Stevens che non aveva mai fatto un ruolo del genere e riesce a essere in parte anche se esce fuori dagli schemi.
Poi c’è la produzione, insomma parliamo di FX, una di quelle emittenti che quando indovina un successo non è per caso, non sempre ci riesce, ma almeno ha il coraggio di provarci, cose come Sons of Anarchy non nascono per caso.

Avevo scritto di Legion  dopo la premiere visto che si diceva che forse era la miglior serie tv mai realizzata. Se devo dargli un voto io gli do 9 in maniera convinta anche se poi forse non la candideranno agli Emmy, visto che non riescono ad andare oltre certe logiche. Eppure Hawley ha avuto il merito di seguire più narrazioni come Eternal Sunshine in a Spotlesse Mind, oscar a Charlie Kaufman per la meravigliosa sceneggiatura, e alcuni film di Malick e la critica ha amato la serie, basta farsi un giro su Metacritic e Rotten Tomatoes per capirlo. Certo c’è chi l’ha criticata, ma se riescono a produrre un prodotto come Too close to home, ovvero Tamarro e più tamarro, la cosa non mi stupisce. Per me Legion è una delle serie migliori degli ultimi anni.
A questo punto mi piange il cuore per il tempo che mi separa dalla seconda stagione.