La povera piccola ghostwriter di Renzi

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Sembra una cosa scritta da Andersen. Una di quelle fiabe tristi, strappalacrime e spaccacuore. Oddio poverina! Cara Andrea Marcolongo, io non ho niente contro di te, anzi, ti offro la mia solidarietà, visto che anche io, come molti altri ho vissuto una situazione di questo tipo: il lavoro non pagato. Devo ancora finire di ricevere dei soldi per un film che è passato su Raidue. Non è l’unico caso che mi riguarda, su altri c’ho fatto una croce sopra. Però questa storia e soprattutto l’attenzione che ti stanno dando finirà presto. Non è rivolta a te.
Sei solo un altro piccolo caso per dare addosso a Renzi. Io ti credo, anche se penso che non stai raccontando tutto. Sono convinto, ma non ho le prove, che tu un giorno abbia ricevuto una telefonata, o sia andata a prendere un caffè, con qualcuno della Holden, si quella di Baricco. La stessa persona ti ha detto che stavano mettendo su una squadra per dare una mano a Renzi, altrimenti non credo che tu saresti salita sul palco della Leopolda. D’altronde sei bella, bionda, l’occhio verde poi è un plus che non va trascurato. Tu sei andata a colpo sicuro. Hai pensato: “perchè no?” Invece no. Naturalmente c’era un accordo verbale, o al massimo una scrittura privata, una lettera d’incarico, che però non fa molto affidamento.
E’ arrivata la prima mensilità, la seconda mai. Sei andata avanti e hai detto: “ma adesso Matteo è a Palazzo Chigi! Non può andare male, mi pagheranno!”. D’altronde hai lavorato, la ghostwriter, un mestiere che devi spiegare alla gente perché non lo capisce. Io faccio lo sceneggiatore e lo confondono con lo scenografo. E’ ignoranza, è brutta, perché non hai neanche il riconoscimento della famiglia, né del fruttivendolo sotto casa. Pensa se facevi la spin doctor, oppure lavoravi nel web, tipo digital strategic planner interior flow marketing development! (Quest’ultima l’ho inventata, non esiste, per ora)
Te ne sei andata, perché una stanza va pagata, come il cibo, i vestiti, i libri e tutto quanto il resto. Magari hai seguito il consiglio di qualcuno con un forte impeto di vendetta. Tramite una conoscenza, fatta proprio a Palazzo Chigi, o alla Holden, sei stata contattata da una rivista come Panorama – lasciamo stare gli epiteti pesanti – che c’ha fatto un bell’articolo. Magari hai messo pure qualcosa in tasca e hai incassato parecchie promesse di lavoro da gente avversa a Matteo, che si comporta come quelli prima e come quelli dopo.
Io spero che almeno una di quelle promesse venga mantenuta, me lo auguro per te. Però ho l’impressione che tu, che almeno hai avuto ascolto, che il tuo caso è stato conosciuto, non sei altro che carne da cannone, come me e come tutti quelli che lavorano in questo campo.
Ciao Andrea

Comunque puoi sempre aprire una startup