“La mia droga si chiama Fake News”

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Welcome to ParanoidLand

Il titolo del foglietto di oggi in questa nuova domenica di lockdown da CoVid 19 è la parafrasi di Truffaut del 1969 con Jean-Paul Belmondo. Purtroppo però le fake news diventano un problema sempre più serio e sempre più diffuso.
Ieri siamo passati prima per la Palombelli che ipotizzava che la forte diffusione del coronavirus e la seguente mortalità fosse dovuto al carattere operoso e ligio al lavoro dei lombardi, praticamente sottintendendo che i “terroni” e “cafoni” del meridione sono salvi! Razzismo da pandemia. Poi ieri sera il prof. Cottarelli ed altri illustri economisti hanno dovuto smentire un’altra bufala davvero pericolosa: quella che se l’Italia avesse ottenuto dilazioni e prestiti dal MES (Meccanismo Economico di Stabilità) allora Francia e Germania potevano fare un prelievo forzoso direttamente dai conti bancari degli italiani. FALSO FALSO FALSO! Eppure è circolata.

Brutta Fantascienza Paranoica

Come è circolata la notizia che questo virus sarebbe una “vendetta” franco-tedesca perché l’Italia ha firmato con la Cina, prima dei primi casi a Wuhan, un importante accordo di import-export. Altri invece sostengono che questa sarebbe un test di arma batteriologica realizzato dall’esercito americano insieme ad Israele. La cosa sarebbe provata dalla presenza dell’esercito a stelle strisce sul territorio europeo – cosa decisa da anni. Però Israele ha già il vaccino pronto è lo tirerà fuori solo fra un mese per aumentare il prezzo.
QUESTA E’ BRUTTA FANTASCIENZA, E’ PARANOIA.
Se fosse vera la prima ipotesi perché la pandemia e scoppiata in Cina e riguarda anche Francia e Germania? Se fosse vera la seconda perché gli USA, che all’inizio hanno snobbato la malattia – Trump era già stato informato da gennaio della situazioni dai suoi servizi segreti – sono diventati il terzo paese più colpito in questo momento?
Un po’ di logica e lucidità smontano quello che è diventato il vero hobby degli italiani: il complottismo. Altro che jogging e running!
L’Italia si scopre complottara e in preda ad una paranoia da overload informativa, basta vedere come il gossip ha conquistato tutti i palinsesti dell’informazione tv ad ogni ora. E non da oggi ma da anni. O davvero volete dirmi che Bruno Vespa è approfondimento giornalistico?!?

Da Complotto nasce Complotto

Dice James Hillman: “La paranoia è un disturbo del significato.”
Ed è vero. Soprattutto quando tutto viene mescolato e non c’è più pausa. Masse che cercano giornali, trasmissioni e siti web, con virologi dilettanti, guru apocalittici di qualsiasi fede e pseudo-filosofi che hanno preso il diploma con l’enciclopedie a fascicoli!
Mi aspetto presto riti di purificazione via satellite e via web.
Una volta Umberto Eco in un’intervista al Guardian disse:
“La paranoia della cospirazione universale non finirà mai e non puoi stanarla perché non sai mai cosa c’è dietro. È una tentazione psicologica della nostra specie.”
La paranoia del complotto è il complotto stesso! Soprattutto in un paese come il nostro che ha il complesso di Calimero, che fine a ieri pomeriggio invocava l’uomo forte e l’esercito e poi si lamenta che il premier Conte parli alle 23. Mi veniva da chiedere a queste persone se avessero per caso di meglio da fare!
Altri dicevano che non era normale parlare a quell’ora. Si vede che sono esperti di pandemie!
Siamo contaminati ed invasi dalla cultura del nemico. Alcuni sono arrivati a dire che c’era un complotto di Putin perché in Russia ci sono solo 300 casi. Poi alcuni medici hanno rilasciati dichiarazioni dicendo che la situazione e ben peggiore, ma l’informazione è controllata e non possono dirlo, molte vittime e malati sono classificati come polmonite. La Spagna ha apertamente detto che la sua sanità è al collasso e medici ed infermieri si fanno le mascherine con i sacchi dell’immondizia. Però da noi c’è gente che si lamenta perché non può fare jogging e perché il premier parla tardi. Quando la pandemia finirà, perché finirà come sono finite tutte le altre, i danni psicologici saranno molto più grandi e con effetti più lunghi.
Mi viene in mente un passo di Jonathan Franzen: “Ma a essere unici ci si sentiva soli, e la solitudine generava paranoia.”
Ci siamo scoperti fragili e non immortali. Questo ha generato una fottuta angoscia. Non stiamo cercando una spiegazione, stiamo cercando un nemico. Molto probabilmente non c’è, ma soprattutto a che serve?

Buona Domenica e Scusate il disturbo