Ilaria e Miran 28 anni dopo. Misteri? Si, ma interesse ancora a qualcuno?

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ilaria alpiArriva come un fulmine quel 20 marzo del 1994. I giornalisti del tg3 in video sono sconvolti. Flavio Fusi nell’edizione straordinaria che non dura neanche 60 secondi finisce con le lacrime in gola. Da allora 28 di misteri. Tanti. Il grande coinvolgimento del nostro paese in Somalia, il “nostro passato coloniale”, il traffico d’armi, i servizi segreti e tanto altro.
Ilaria e Miran ancora non hanno una verità certa. Certo sicuramente qualcuno nel democratico Occidente, non solo in Italia, non voleva che si indagasse sul traffico d’armi ed altre camere oscure degli affari che si fanno sui popoli che vanno “aiutatati a liberarsi”.
Ilaria era un esempio di giornalismo perché non si fermava ai luoghi e agli stereotipi, cosa che, a mio avviso, da non-giornalista, un buon giornalista dovrebbe fare.
Raccontare è difficile? Assolutamente. E questo lo posso dire anche io perché il mio mestiere.
Troppi stereotipi e luoghi comuni. Però attenzione perché questo non vuol dire che siano una cosa negativa

ilaria alpiLe narrazioni si servono da sempre di stereotipi e di luoghi comuni, come del sistema dei generi. Sono strumenti importanti. Sono mattoni utili alla costruzione. Il vero grande problema è quando diventano delle “verità”, degli “assoluti”. Sta succedendo sempre più spesso. Come la bandiera della memoria che in molti agitano senza però poi capire che cos’è davvero la memoria. E quando gli dà fastidio quando gli “ricordi” le cose! Ti dicono “ma cosa c’entra” oppure “e adesso parliamo pure di Caino e Abele!”. Vero. Oggi per esempio 20 marzo nel 2003 iniziava la Seconda Guerra del Golfo, la “guerra al terrorismo”. Gli Usa guidati da George W. Bush, a capo di una coalizione multinazionale, invadevano l’Iraq di Saddam Hussein per il presunto appoggio al terrorismo islamico. Il conflitto aveva termine nel dicembre 2011  col passaggio definitivo di tutti i poteri alle autorità irachene insediate dall’esercito americano su delega governativa statunitense. Nel 2014 in scoppiò una nuova guerra civile in Iraq che ha portato alla creazione dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante. L’Italia dovrebbe ricordare quegli anni visto che sono quelli dell’Operazione Miltare “Antica Babilonia”, quelli in cui la base italiana di Nāṣiriya subì un attacco e morirono 28 soldati italiani.
Sto divagando.  Torniamo ad Ilaria e Miran.

Qui in basso trovate alcuni documentei video, linkati da Youtube, se volete approfondire la triste vicenda.