Il vento del progresso

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Tornando a casa sotto un cielo stellato ed un vento leggero che rinfresca una serata di primavera inoltrata. Mi viene in mente un passo di quel genio di Walter Benjamin che parla di un bellissimo quadro di Klee, del concetto di storia e del vento del caos e del progresso:

„C’è un quadro di Klee che si chiama Angelus Novus. Vi è rappresentato un angelo che sembra in procinto di allontanarsi da qualcosa su cui ha fisso lo sguardo. I suoi occhi sono spalancati, la bocca è aperta, e le ali sono dispiegate. L’angelo della storia deve avere questo aspetto. Ha il viso rivolto al passato. Là dove davanti a noi appare una catena di avvenimenti, egli vede un’unica catastrofe, che ammassa incessantemente macerie su macerie e le scaraventa ai suoi piedi. Egli vorrebbe ben trattenersi, destare i morti e riconnettere i frantumi. Ma dal paradiso soffia una bufera, che si è impigliata nelle sue ali, ed è così forte che l’angelo non può più chiuderle. Questa bufera lo spinge inarrestabilmente nel futuro, a cui egli volge le spalle, mentre cresce verso il cielo il cumulo delle macerie davanti a lui. Ciò che noi chiamiamo il progresso, è questa bufera.“

Questa citazione è dentro la raccolta di racconti chiamata Angelus Novus ed è stata anche messa in musica da Laurie Anderson in una canzone che si chiama The Dream Before.

 

Mi sono ricordato di quando la Anderson la suonò in un concerto a Venezia. E’ successo molti anni fa. Ero lì a sentirla.
Me lo ricordo.
In fondo sono un animo sentimentale rotto dalle emozioni e commosso dalla cultura.

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