Il corpo parla? E allora faccio parlare anche il mio

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“L’uomo non ha un corpo separato dall’anima. Quello che chiamiamo corpo è la parte dell’anima che si distingue per i suoi cinque sensi.”
Questa frase è di quel grandissimo poeta che è William Blake.
I tatuaggi sono i miei. I primi che faccio ma già penso che non saranno gli ultimi. Hanno un significato? Certo.
Sulla sinistra c’è il simbolo Wahe Guru che nello yoga kundalini e nell’induismo sikh vuol dire “il signore è meraviglioso”. E’ una bellissima invocazione di gioia e serenità che si usa nei mantra meditativi per la contemplazione. Si trova sulla mia destra, perché lo vedo come il sentiero che sto seguendo e vorrei continuare a seguire, quello dell’esplorazione di me, di essere me.

Sulla destra, per chi guarda la foto, c’è un’ideogramma che nello zen sta per Satori , l’Illuminazione. Ci sono legato perché l’ho scoperto all’università mentre studiavo la semiotica di Roland Barthes. L’illuminazione ci colpisce sempre all’improvviso, è la rivelazione che spesso non vogliamo vedere e sentire. E’ a sinistra perché ho un legame sentimentale con questa. La via del cuore.
Perché ho deciso di farli? Non è stata una vera decisione. Le cose le sai già. Le devi solo scoprire.