L’oscar di Hui Kwan ed i fiori di Cutro

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Ke Huy Quan wins the Oscar for Best Supporting Actor for “Everything Everywhere All at Once”

Il volto di questi Oscar, soprattutto per noi in Italia, è sicuramente quello di Ke Huy Quan, vincitore della statuetta come migliore attore non protagonista per  Everything Everywhere All at Once, l’asso pigliatutto di questa edizione degli Academy Award. Huy Kwan è un fiore di Cutro. Si, proprio della tragedia che è arrivata sulle sponde calabresi, e che ha visto 79 cadaveri di persone che a bordo di un’imbarcazione che definire “carretta del mare” è fargli un grand complimento. Gli italiani conosco molto bene Huy Quan, visto che da bambino è stato Shorty Round in Indiana Jones ed il tempio maledetto e Data nei Goonies, due blockbuster che credo anche molti uomini del nostro parlamento conoscono. Peccato che non conoscano la nostra storia. Perché se c’è qualcosa che questo governo ed anche altri precedenti continuano a tradire è la storia del paese che invece dicono di voler onorare a tutti i costi. La storia di un paese non è fatta mica solo degli ultimi cento anni ed anche se così fosse aver dimenticato le diaspore migratorie che dall’Italia sono partite in tutto il mondo è segno di mancanza di cultura della propria storia, identità e tradizione, propria quegli elementi che la maggioranza ora governante dice di voler difendere.

Chissà, forse perché prima non c’era chi “voleva cacciare gli scafisti per tutto il globo terracqueo”. Sono rei anche di aver dimenticato come sono state trattate le decine di milioni di migranti italiano che nell’ultimo secolo e mezzo hanno “invaso” – questo è il termine che la destra al governo usa – in un processo di assimilazione, di maltrattamento, enormi difficoltà. Si vede che non si fa tesoro della storia e delle esperienze e ci si riempie la bocca di idiozie, quanto si è taciuto e troppo a lungo. Sette giorni ci sono voluti perché il presidente Meloni dicesse una sola dichiarazione sulla strage di Cutro, che ha coinvolto molti bambini fra i morti – ci sono ancora 6 dispersi – per poi non recarsi a rendere omaggio alle salme, cosa che era stata fatta dal nostro presidente della repubblica Mattarella e da altre autorità locali, ed era stata richiesta. Invece sono uscite le immagini della serata comune per il compleanno di Salvini, con la Meloni e Berlusconi, mentre cantavano De André al karaoke – anche questa sa proprio di insulto e non solo per Faber.
Torniamo a Kwan, al rifugiato che da Vietnam, dopo la caduta di Saigon è arrivato negli Usa. Lo ha detto che lui è stato molto più fortunato perché il cinema lo ha aiutato ed è stato bellissimo l’abbraccio sul palco con Harrison Ford, si proprio Indiana Jones – uno che va a caccia di cattivi per il globo terracqueo – che lo ha tenuto a battesimo nel mondo della settima arte. Kwan non è un privilegiato è un fortunato. Nel 2021 si sono contati quasi 90 milioni di rifugiati nel mondo, e non parliamo di migranti per lavoro, ma di quelle riconosciuti per situazioni politiche estreme, che vengono maggiormente da 5 paesi, fra cui la Siria, e noi dobbiamo sentire un ministro italiano dire che questo è un effetto della guerra fra Russia ed Ucraina. Per favore regalate un atlante a Crosetto, che fa finge di non conoscere le rotte dei migranti ma sa bene quali sono quelle delle armi.

Il comportamento della maggioranza e del governo che sostiene è stato tale da gettare vergogna su questo paese. Dal silenzio siamo passati ad un passarella volgare ed inutile, per avere dichiarazioni che oramai sono irricevibili, come quella dell’ex sottosegretario e parlamentare Carlo Taormina, avvocato del Silvio nazionale, che ha detto che l’unica soluzione è interrompere i soccorsi! Ha Ragione! Cominciamo dal suo vitalizio come parlamentare e poi discutiamo di chi è costretto a lottare con la morte per poter sopravvivere. Si dovrebbe vergognare e tornare a studiare la storia del loro paese che da prima della nascita dell’Impero Roma, dalla Magna Grecia, i periodi che la destra di governo – e non solo – esalta come simbolo di civiltà, fossero periodi di fortissima migrazione e presenze straniere nel nostro paese. Siete eletti in Italia, ma conoscete la sua storia? Io farei dei quiz a sorpresa per vedere il loro livello, visto che se si siede sugli scranni del massimo luogo di rappresentanza di una nazione un po’ della sua storia la si dovrebbe conoscere!
Non voglio entrare nel merito della ricostruzione della morte dei 79 fiori di Cutro, fa troppo male, ma per me fa ancora più male vedere come chi governa questo paese tradisce i suoi elettori e se stesso.
Aveva davvero ragione Faber: Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior.
Ed i fiori di Cutro non appassiranno.