
Il volto di questi Oscar, soprattutto per noi in Italia, è sicuramente quello di Ke Huy Quan, vincitore della statuetta come migliore attore non protagonista per Everything Everywhere All at Once, l’asso pigliatutto di questa edizione degli Academy Award. Huy Kwan è un fiore di Cutro. Si, proprio della tragedia che è arrivata sulle sponde calabresi, e che ha visto 79 cadaveri di persone che a bordo di un’imbarcazione che definire “carretta del mare” è fargli un grand complimento. Gli italiani conosco molto bene Huy Quan, visto che da bambino è stato Shorty Round in Indiana Jones ed il tempio maledetto e Data nei Goonies, due blockbuster che credo anche molti uomini del nostro parlamento conoscono. Peccato che non conoscano la nostra storia. Perché se c’è qualcosa che questo governo ed anche altri precedenti continuano a tradire è la storia del paese che invece dicono di voler onorare a tutti i costi. La storia di un paese non è fatta mica solo degli ultimi cento anni ed anche se così fosse aver dimenticato le diaspore migratorie che dall’Italia sono partite in tutto il mondo è segno di mancanza di cultura della propria storia, identità e tradizione, propria quegli elementi che la maggioranza ora governante dice di voler difendere.
Torniamo a Kwan, al rifugiato che da Vietnam, dopo la caduta di Saigon è arrivato negli Usa. Lo ha detto che lui è stato molto più fortunato perché il cinema lo ha aiutato ed è stato bellissimo l’abbraccio sul palco con Harrison Ford, si proprio Indiana Jones – uno che va a caccia di cattivi per il globo terracqueo – che lo ha tenuto a battesimo nel mondo della settima arte. Kwan non è un privilegiato è un fortunato. Nel 2021 si sono contati quasi 90 milioni di rifugiati nel mondo, e non parliamo di migranti per lavoro, ma di quelle riconosciuti per situazioni politiche estreme, che vengono maggiormente da 5 paesi, fra cui la Siria, e noi dobbiamo sentire un ministro italiano dire che questo è un effetto della guerra fra Russia ed Ucraina. Per favore regalate un atlante a Crosetto, che fa finge di non conoscere le rotte dei migranti ma sa bene quali sono quelle delle armi.
Non voglio entrare nel merito della ricostruzione della morte dei 79 fiori di Cutro, fa troppo male, ma per me fa ancora più male vedere come chi governa questo paese tradisce i suoi elettori e se stesso.
Aveva davvero ragione Faber: Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior.
Ed i fiori di Cutro non appassiranno.