The Following – L’horror è il nuovo trend per Twitter?

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Ieri sera su Sky sono andate in onda le prime due puntate di The Following, nuovo serial Usa targato Fox. C’è la quasi contemporaneità fra noi e loro, visto che ieri è andato in onda il secondo episodio sottotitolato e in Usa sono già al terzo, un esperimento che ha Sky ha già rodato in varie occasione e che piace agli amanti delle serie tv.

Forse dovrei scriverne su moviecamp, dove abitualmente discuto di cinema e televisione, ma qui ci sono degli elementi che riguardano di più il mondo social sui quali per ora vorrei soffermarmi. Diciamo che a capo dell’operazione c’è Kevin Williamson, uno pratico sia del mondo dell’Horror, la saga di Scream e altro, che della tv, ha scritto Dawson’s Creek e The Vampire Diaries. Protagonista è Kevin Bacon, che per sua fortuna non è rimasto solo nel ricordo di Footloose, ma è diventato un grande attore.

Il titolo è scelto bene, richiama subito il mondo di Twitter per tutti, anglofoni e non, anche se la traduzione migliore è sicuramente seguace. Si tratta di Serial Killer, si parla di una setta di serial killer, costituita intorno ad uno scrittore gotico, in prigione, che vede nell’omicidio un’espressione artistica, seguendo le ispirazione dei racconti di Edgar Allan Poe. Eppure il modello che sottende questa community è evidente che sia quello di Following/Follower. C’è anche la maschera di Poe, che spunta nel secondo episodio e mi sembra ben eleborata dalla stessa di Guy Fawkes, oramai celebre per esssere stata adottata come simbolo del movimento Occupy, molto dopo il film V for Vendetta. Ricordiamo che proprio Scream aveva reso famosa la smachera del fantasma assassino di Stabbed. Un elemento virale potente, soprattutto per la sua iconologia e semplicità simbolica.

Poi c’è Poe, che non è solo horror e mistero, ma è soprattutto il primo vero grande scrittore americano, nonostante abbia influenzato molto il mondo dell’immaginario moderno e contemporaneo. Fonte d’ispirazione per la factory cinematografica di Corman, ha visto un rilancio grazie al film del 2012, The Raven, interpretato da John Cusack. La cornice in questo caso eleva la trama sull’eroe anti-eroe più contemporaneo: cioè il serial killer. Qui c’è l’immaginario che si mescola con la cronaca, non ultimi sia i massacri americani che la campagna per la messa al bando delle armi automatiche. E’ ancora forte l’eco di James Holmes, lo psicotico che entrò alla prima de Il Ritorno del Cavaliere Oscuro, vestito da Bane, aprì il fuoco, uccise 24 persone e ne ferì 58. Tutto questo a Baltimora. C’è il tentativo di rivivere l’elemento del fantastico, dell’immaginario, nella propria vita reale, cercando, con conseguenze catastrofiche di abbattere la separazione fra il fisico e una dimensione onirico-narrativa. Questo meccanismo è alla base di The Following, dove il serial killer principale espone il suo progetto di creare una storia, dove il protagonista principale è il suo nemico, il Kevin Bacon agente dell’Fbi, anche lui scrittore, che ha avuto anche una breve storia dopo che il colpevole è finito in prigione. Tralascio, per ora, le implicazioni morale di un racconto del genere, anche se andranno sicuramente analizzate, però sicuramente qui siamo di fronte ad un meccanismo che ha un forte impatto sul mondo teen, visti anche i riferimenti al mondo di Twilight. Ci si dovrebbe chiedere perchè l’horror è il linguaggio usato per parlare a questo mondo?