Extant: c’è un problema di ciuffo. Anche a Raitre

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Si c’è Halle Berry, anzi ce ne sono due. Perché c’è Halle Berry e il suo sempiterno ciuffo, immobile, imperituro, inamovibile comunque e qualunque situazione ci sia. Questo è già il primo grande punto penalizzante di Extant, la serie di fantascienza realizzata da Steven Spielberg. Si sente che la voleva fare da parecchio una serie del genere, dal 2001, da quanto IA, il film postumo di Kubrick, completato da Spielberg, era uscito in sala. Sicuramente gran parte dell’ispirazione viene anche da La moglie dell’astronauta del 1999, ma si tratta solamente di un pretesto.
Quello che interessa a Spielberg è il rapporto fra androidi e umani, e quello fra alieni, umani e androidi. Come spiega anche questo video realizzato dalla produzione.

Si tratta di un tipo di operazione che Spielberg aveva già fatto dopo Salvate il soldato Ryan, un estensione della storia con Band of Brothers e The Pacific, restando nella cornice della seconda guerra mondiale. Qui siamo sempre nel suo universo, ma qualcosa è sfuggito. Una protagonista ingombrante, più per la sua capigliatura, che per la sua recitazione, che non è mai stata straordinaria, ma adesso ha un’espressione sola che si accompagna al ciuffo. Per fortuna Goran Visnijc, il marito scienziato, è già membro del cast di E.R. ci mette del suo, come il bambino che recita la parte di Ethan, il bambino androide. Tutta questa parte è quella più interessante della serie, quella che ricorda anche alcune tematiche di Asimov, mentre quella sugli alieni, a volte zoppica, eppure alla fine tutto si lascia guardare. Molto sarebbe ancora da spiegare, capisco la voglia di mettere un piede in una seconda stagione, ma certe cose vanno chiude, oppure si deve realizzare un andamento ed una scrittura diversa.

Non si sa se Extant sarà rinnovata per una nuova stagione, gli ascolti sono stati strani, partiti bene, poi calati ma stabili, hanno visto una discesa ancora negli ultimi due episodi. Ancora oggi non c’è una decisione da parte della CBS.
Torniamo però in Italia, visto che la serie è ora in onda su Raitre, il giovedì, che statisticamente e storicamente è una pessima giornata di programmazione per la serialità. Io non capisco poi come stiano gestendo il terzo canale del servizio pubblico. Dopo la partenza di Paolo Ruffini, che bene aveva fatto, siamo di fronte ad un canale senza identità, che produce format senza innovazione, quelli che hanno ancora successo sono già collaudati, come quello di Fazio e di Zoro, e frutto di produzione indipendente. Già il trattamento riservato a Newsroom, una delle serie più interessanti degli ultimi dieci anni, è stato pessimo, adesso, con un prodotto medio come Extant non è capace di nessuna valorizzazione, addirittura mandando un triplo episodio, un sistema che si usava in Germania negli anni 90, ma che è stato abbandonato anche perché le stagioni seriali hanno oggi un più basso numero di episodi.
Per darvi un’idea guardate la differenza fra il trailer americano e quello italiano. Voi la guardereste?