2Brand or not 2Brand, questo è il #poernano!

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2Brand or not 2Brand, questo è il #poernano!

In fondo è qui il nucleo principale del famoso #epicfail 2012 di 24JOB, sezione online dedicata alle opportunità di lavoro del Sole24ore, che se ci fosse un premio per questa categoria sarebbe suo di diritto e senza neanche l'obbligo della competizione. Riassumiamo la storia dando merito a Roberto Favini che l'ha documentata nel suo Storify.

Rosanna Santonocito gestisce 24Job e i relativi social account, lavora per ilSole24ore, una vera industria dell'editoria e della formazione, molto autorevole. Lo so, perchè anch'io ho studiato da loro e con loro, conosco chi ci lavora e la loro fama se la sono meritata. Certo non conoscevo la Santonocito, una che si occupa di lavoro da molto tempo e di 24Job da ben 7 anni, una che, per la campagna #internethavinto, ha scritto:"#internethavinto perche ha costretto noi giornalisti a lavorare bene come dice @jacopotondelli e perché ci ha ridato il gusto del mestiere".

Allora perché questa professionista ha inguaiato uno dei brand più solidi della rete? Un giornale sempre attento alle nuove tecnologie, che pubblica ogni domenica un inserto come Nova, che annovera fra i suoi giornalisti Luca De Biase, fra i migliori e sensibili commentatori di questioni digitali nel nostro paese. Perchè lei, è riuscita a ripercorrere le orme dell'ex-ministro Maurizio Gasparri per la questione della conta dei follower, se non addirittura a superarlo visto che ha alzato l'asticella dell'influencer. Pensare che lo stesso Sole24ore era stato molto duro nel giudizio sulla vicenda Gasparri, esprimendosi con i suoi editorialisti.

Ad un certo punto la Santonocito sembrava quasi in preda ad un delirio, sentendosi "attaccata e insultata", francamente una sua impressione, anche per le considerazioni, critiche ma giuste, su una mancata competenza nell'uso di Twitter. Non solo un'incompetenza tecnica, ma di clamorosi errori nella gestione del brand: mancanza di ascolto e mancato rispetto dell'interlocutore. L'ascolto e l'interazione sono cose fondamentali nel rapporto coi follower, come lo sono sempre stati anche prima dell digitale.

La cosa è stata aggravata anche dall'apparizione della citazione dell'opera di Dario Fo, che ha dato origine all'hashtag #poernano. Cos'era quello? Una frustrazione che doveva essere compensata da una pillola di cultura teatrale? Era un giusto modo di porsi? D'accordo che è una giornalista, ma dovrebbe almeno conoscere i principi base della comunicazione online se fa questo lavoro e se ha un incarico del genere.

E' stata una tempesta, proprio nel giorno in cui Sandy passava su New York, anche perchè sarebbe bastato glissare, tacere, lasciar perdere la questione, poco professionale, ma non ci sarebbe stato un effetto valanga, un richiamo alla costituzione, sproloqui su "lezioncine e maestrini". Proprio l'altro giorno parlavo della tossicità dei social network, ma qui si arriva a contaminare anche i campi del business e soprattutto quelli di un'azienda prestigiosa.

Sarebbe interessante sapere quali possano essere le policy interne in questa materia, c'è stato un errore della professionista, oppure è anche il frutto di una mancanza di linee guida? Credo che all'interno del Sole24ore cercheranno di fare luce su questo, perchè la questione è stata presa sul serio. La professionista ha procurato un danno, ancora forse non si riesce a calcolarlo, ma il brand in questione è danneggiato: chi lo nega sbaglia, anche perché altrimenti alle 19:30 non sarebbe arrivato questo tweet dall'account ufficiale.

2Brand or not 2Brand, questo è il #poernano!