Superato il semestre bianco, fatto il nuovo presidente della Repubblica, fatta una finanziaria che farà “cacare sangue” – perdonate il francesismo – a tutti in nome di chissà quale ipotetica ripresa economica questa maggioranza esploderà. Si andrà a nuove elezioni con una vittoria dell’asse Salvini e Meloni, sempre se il primo ancora ci sarà, molto probabilmente rimpiazzato dal più concreto Zaia. Il piano di Matteo&Matteo, Renzi e Salvini, benedetto da Verdini, si concretizza così.
I soldi dell’Europa arriveranno e verranno gestiti dall’uomo delle banche, soprannome da molti dato a Mario Draghi, per ripianare i debiti del grande capitale. Draghi, tecnico di grandissima capacità e levatura, si sfilerà dall’agone politico altrimenti rischia la fine di Dini, sempre politicamente parlando.
In tutto questo il PD diventerà un partito sempre più piccolo e senza neanche il fantasma di un’identità, visto che oggi l’account Twitter del segretario Zingaretti faceva i complimenti a Barbara D’Urso (che fra l’altro perde sempre più ascolti). Meglio metterci il fratello nei panni del Commissario Montalbano!
Un governo fatto di omofobi, ultracattolici – che in confronto un sacerdote comune sembra un mangiabambini – ignoranti, non può essere la risposta al momento difficile e complesso che attraversa il paese. Non sono mai stato un sostenitore del primo Governo Conte, né del secondo, ma lo vedevo come una risposta ad una emergenza. Questo invece è il frutto di scelte personalistiche ed egoistiche, di veti e vendette, dì sotterfugi, che pagheremo per molti anni. Purtroppo per queste cose l’Italia non avrà mai un vaccino.