CONTAGIATO ANCHE IL DIRITTO
La nostra vita sarà diversa, inutile negarlo. Come ancora non lo sappiamo e molto probabilmente dipenderà da noi definirlo. Se prima c’era fiducia in una rapida evoluzione e soluzione della pandemia e sembrava che questa trasformazione adesso questa sicurezza sembra scemare.
Tutti gli aspetti della nostra vita sono stai colpiti. Tutti. Ho trovato molto interessante la riflessione del prof. Roberto Toniatti, docente di diritto pubblico e costituzionale all’Università di Trento, che parla di come questa emergenza e le necessarie decisioni prese per affrontarla abbiano violato anche la carta costituzionale italiana. Naturalmente è lo stesso professore a dire che non è questo il momento di occuparsi di questo vulnus come si dice in latino, lingua cara al nostro diritto.
NON ABBIAMO ASCOLTATO. E ORA?
GLI IDIOTI SONO GLI UNTORI
Dobbiamo essere consapevoli che non abbiamo ascoltato gli avvertimenti e che abbiamo chiamato cassandre, se non iettatori, con relativi insulti e toccamenti portafortuna di genitali, chiunque parlasse di inquinamento o di avanzamento dei virus (dal 2008 tutti i grandi enti di ricerca scientifica internazionali avevano avvertito questo pericoli). Ebola, Zeka, Dengue, sembravano parole esotiche e lontane, al massimo occupavano piccole porzioni di palinsesto della nostra dieta mediatica. C’è chi ancora cerca gli untori, adesso sono tornati i novax urlando contro il 5G, come se fosse la causa di ogni male. Certo! Infatti la peste a Milano nel ‘600, quella narrata dal Manzoni ne I Promessi Sposi, è colpa del 5G! O anche la spagnola nei primi anni del ‘900!
L’idiozia è il vero nemico e gli idioti sono gli untori, compresi quelli che continuano a vedere in USA, oggi primo paese colpito al mondo per numero di casi, e Germania, i cui casi stanno per superare quelli italiani. Signori miei smettetela con questa inutile gara e cercate di usare la materia grigia nel vostro cervello invece di ascoltare solamente rumore di meccanismi arrugginiti e cremagliera poco oliata.
Buongiorno e Scusate il disturbo