#2Agosto Bologna 40

Spread the love

Come si racconta Bologna? Come si racconta un paese che stava andando in vacanza in un anno caldo, bollenti e non per le temperature mentre alle 10:25 del mattino di 40 anni fa è rimasto ammutolito da un boato? Come? Me lo chiedo perchè quarant’anni non sono uno scherzo e chi ha 20 anni oggi magari vorrà fare qualche domanda. Magari. Cosa gli diciamo? Racconteremo che nel nostro paese c’era in atto una guerra civile non dichiarata? Fra chi? Chi erano le parti del conflitto? Gli possiamo dire che c’era un complotto per serviva per rovesciare la democrazia nel nostro paese? Gli possiamo dire che finalmente dopo i certi esecutori dei NAR, i neofascisti Mambro e Fioravanti, sembra che si stia arrivando ai nomi di Gelli, Ortoloni e soci come mandanti ed organizzatori? Gli possiamo dire che la destra neofascista, pezzi dello Stato stesso ed altri parti della società hanno tramato contro il loro stesso paese? Complicato dirlo e complicato raccontarlo, perché la verità lo è sempre. Però,di sicuro,  i nomi delle vittime, delle tante vittime di Bologna, devono rimanere sempre a mente ed ispirarci.

Roberto Roversi, quel signore con la barba bianca seduto vicino a Lucio Dalla, è stato un grande poeta italiano. Bolognese di nascita ha rappresentato molto lo spirito della sua città. Pochi giorni dopo scrisse questa poesia.

Roberto Roversi: Notizia (6 agosto 1980)

BOLOGNA 2 AGOSTO ORE 10.20

il cielo è un forno di pane pronto per la cottura

scappare sul mare di questa pianura e poi

approdare a isole azzurre felici ma tu

BOLOGNA 2 AGOSTO ORE 10.21

dicevi dicevi tu dicevi che hai bisogno di riflettere

se in questi giorni le parole hanno un senso

anche fra noi

BOLOGNA 2 AGOSTO ORE 10.22

d’accordo, non si può buttare via niente

d’altra parte non è possibile conservare tutto negli angoli della

memoria

salvare l’indispensabile

BOLOGNA 2 AGOSTO ORE 10.23

lo so che non sono migliore o peggiore di tanti

cerco con gli anni di diventare diverso

ho fatto errori tremendi

ma non mi sono mai consolato

la vita non è una prova di formula uno

per guadagnare la prima griglia in partenza

BOLOGNA 2 AGOSTO ORE 10.24

dammi la tua mano

vivere una volta per tutte definitivamente

BOLOGNA 2 AGOSTO ORE 10.25

senza un fiato di vento il cielo ha buttato

un grido tremendo

un sole nero corre per le strade

io voglio provare i miei sentimenti come su una lastra di fuoco

BOLOGNA 2 AGOSTO ORE 10.26

ahi il cuore

piange piange adesso piange come un sasso che ha vita

chiamano contiamo i morti

la libertà è lì a terra ferita

non possiamo più dare

soltanto pietà

questa estate è finita

BOLOGNA 2 AGOSTO ORE 10.27

ma dammi la tua mano

io non mi rassegno non mi voglio rassegnare

[Paese Sera, anno XXXI, n. 206, mercoledì 6 agosto 1980]