#28maggio GeorgeFloyd: la curva dei contagi e la curva di Trump

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Nonostante la sua violenza, nonostante la sua brutalità selvaggia, nonostante la ferocia ed il rifiuto del nostro corpo che si esprime in una smorfia contratta del viso e del corpo è davvero difficile distogliere lo sguardo da questa immagine. George Floyd, un afroamericano viene soffocato con il ginocchio da un agente di polizia bianco che ha sul volto un’espressione di mostruosa indifferenza e la mano sinistra in tasca che lo rimarca. Quell’uomo a terra continuava a ripetere “I can’t breathe”, non posso respirare. George Floyd aveva in tasca una banconota da 20 dollari, falsa. Tanto vale la vita di uomo? No. Tanto vale la vita di un nero.

La vera uscita dal lockdown

Con l’omicidio di ieri, perché questo è, siamo davvero usciti dal lockdown ed è entrati nella fase 2. Una fase che puzza incredibilmente di vecchio e stantio, del solito razzismo sovranista e suprematista che non capisce mai che questo pianeta non ha un solo colore e soprattutto non appartiene alla razza umana, come la maggior parte degli uomini e donne crede! ‪Delfini nello stretto del Bosforo, meduse nella laguna di Venezia, come vedete nell’immagine presa da Sky tg 24,  e molti altri segnali mostrano la resilienza dell’ambiente durante il lockdown del mondo. Ennesima prova di come ci stiamo autodistruggendo. Forse il #COVID19 è il modo che ha il mondo per salvarsi dall’uomo. ‬Si proprio dall’uomo che sembra essere la vera pandemia di questo pianeta. Fa bene il miliardario Elon Musk ad inaugurare il primo tentativo di industria di viaggi spaziali, perché presto qualcuno potrebbe aver voglia di scappare da questo pianeta.

E Trump vuole chiudere tutto

Brutta grana nell’anno delle nuove elezioni presidenziali per Donald Trump, il multimiliardario oggi presidente USA. Una grana è la vita di George Floyd mentre intanto nei quartieri di molte città americane sono scoppiati scontro durante tutta la notte fra cittadini che manifestano e polizia che tenta di reprimerli. Va detto che il poliziotto che ha ucciso George Floyd è un suprematista bianco, fautore di un’ideologia che propugna la superiorità della razza bianca sulle altre! Vagli a spiegare di scienza e storia su come le razze si siano mescolate nel corso dei millenni, lui non sa che farsene! Lui è il frutto di una profonda educazione al razzismo all’odio. Già noi italiani per lui siamo bianchi di serie B, non crediate che ci considera come lui! 
Intanto il presidente vuole chiudere i social media perché hanno detto che le informazioni che lui diffonde tramite il suo account di Twitter non sono fonti certe. Si è arrabbiato tantissimo perché lo stesso trattamento non è stato riservato a celebri organi di informazione che invece forniscono informazioni attendibili. Un vero reato di lesa maestà nel momento più delicato per la sua carriera politica. La curva dei contagi sale sempre di più e quella della sua popolarità scende! Ma non è detto che finisca come noi ci aspettiamo.

Le previsioni del tempo…che sarà. Cieli neri.

Secondo la tradizione a novembre ci saranno le nuove elezioni presidenziali americane. Il sentiment , quel termine anglosassone quasi introducibile che indica l’umore della popolazione, sembra essere contro Trump, presidente in carica. 
Aspettiamoci una nuova campagna d’odio e di apparenti minacce contro gli Usa, tanto da resuscitare il fantasma di Bin Laden all’occorrenza. Questa è la strategia del nemico che deve portare al voto la maggioranza degli americani, cosa che solitamente non fa. Noi ci stupiamo sempre che nel paese che viene visto come faro della democrazia in occidente il voto più importante viene disertato. Eppure è così. Alcuni commentatori politici dicono che è il segnale delle democrazie mature. Mature di cosa ancora stento a capirlo! A me sembrano come quelli senza mascherina che stanno seduti al bar con un mojito in mano e si lamentano degli assembramenti e della “maledetta movida”.
George Floyd oggi è su tutti i giornali e su tutti i media. Domani ci sarà un nuovo volto da odiare per colmare una strategia di comunicazione. Quanti Floyd serviranno ancora per ricordare il volto feroce del nostro capitalismo? Di questa assurda educazione all’odio che ha già tanti nuovi adepti nel nostro paese? Poteva succedere anche da noi. Poteva essere un albanese od un siriano ucciso sulle nostre strade. E la paura non è che da noi possa succedere. No la vera paura è sapere che ci sarà che dirà “in fondo era solo un nero”. E non saranno pochi!

Buongiorno e scusate il disturbo