Le migliori serie del 2016 per il NYT (e quasi anche per noi)

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Best shows in 2016 for NYT

Gomorra(h) arriva terza!

Tutte queste immagini che vedete rappresentano una serie tv e sono il post che da stanotte sta girando il mondo dove vengono elencate le migliori serie tv dell’anno passato, cioè il 2016. La fonte è prestigiosa, il NYT, cioè il New York Times, forse una delle testate più prestigiose del pianeta Terra. Si tratta di due classifiche, quella casalinga, che prende in considerazione solo prodotti Made in Usa, e quella International, che considera il resto del mondo. In quest’ultima il terzo posto è occupato da un prodotto italiano: Gomorra prodotto da Sky.
Vedetevi il trailer che poi “parlamm’ de tutt’ ‘e ccose”.

E’ stato lasciato un forte velo di mistero sulla prossima stagione di Gomorra. Dopo la morte di Pietro Savastano non si sa bene quali saranno gli assetti della camorra napoletana. Restano ancora in piedi Genni e Ciro, ma in alcuni trailer sembrano quasi riunirsi, in altri sembrano pronti a sbranarsi, d’altronde è davvero ispirata alla storia della faida all’interno della camorra con gli scissionisti.

Veniamo alla classifica dei prodotti americani:

The AmericansLa storia della famiglia Jennings, cellula dormiente del KGB negli Stati Uniti di Reagan, siamo negli anni 80, piena guerra fredda, una grande spy story che resta ancora uno dei prodotti migliori degli ultimi 10 anni.

Atlanta: è stata una vera sorpresa. Una comedy che consiglio, per me che non le amo particolarmente ma Atlanta ha dei beni personaggi ed è scritta molto bene, con toni anche surreali.

Bojack Horseman: L’animazione guadagna posizioni e questo prodotto Netflix non è affatto male, nonostante a volte sia un po’ troppo semplicitistico.

Crazy Ex-Girlifriend: lo confesso, ho provato a vederlo, ma più che comedy qui siamo sulla sitcom. Non è il mio genere.

Full frontal with Samantha Bee: una comedy non malvagia, però francamente non mi sento di consigliarla.

High Mantenance: Come Atlanta è stata una sorpresa. Una dramedy organizzata secondo il principio dell’anthology, l’unico link fra le varie storie è uno spacciatore che va in giro per New York a vendere erba con una bicicletta. Il titolo parla di situazioni dove servono soldi, siamo nella medium-upper class della grande mela. A volte ci sono dei luoghi ricorrenti per cui alcuni personaggi torneranno per essere approfonditi. Questa mi sento proprio di consigliarla!

Horace and Pete: Questa serie non poteva essere brutta, questa serie è Louis C.K., forse uno dei migliori stand-up comedian degli ultimi anni e Steve Buscemi, cioè uno degli attori preferiti dei Cohen, oltre che grande protagonista di Boardwalk Empire. Unica grande difficoltà: vederla! I siti di streaming non la mandano perché è trasmessa dal sito di Louis C.K. a pagamento, ma non costa molto. Ho visto due episodi e mi è piaciuta molto.

The People VS O.J. Simpson: American Crime StoryUno dei titoli di punta di FX per il 2016, cast incredibile, con Cuba Gooding Jr e Sarah Paulson su tutti, e prodotta da Ryan Murphy, uno dei personaggi più particolari del mainstream televisivo, uno che passa da Glee ed arriva a American Horror Story, infilando pure qualche sbaglio, però almeno prova sempre a fare qualcosa di nuovo nella serialità.

Rectify: Una serie non facile ma bella. Siamo alla quarta stagione e tutto e cominciò con un ex detenuto tornato nella sua cittadina natale dopo aver scontato la pena. Su questo blog non ne abbiamo mai scritto ed è un nostro errore, perché vale la pena. E’ stata la prima produzione originale della Sundance Tv.

Transparent: Sul blog parlammo della prima stagione, che resta per noi la più convincente, però la serie capitanata da Jeffrey Tambor e incentrata sull’identità transegender di un uomo sulla sessantina. Non solo divertente.

La prossima volta vediamo la classifica internazionale.