The Missing e l’errore magnifico

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Nesbitt

Oggi ho finito di vedere The Missing, una serie tv prodotta dalla BBC con l’americana Starz. C’è un errore, clamoroso, enorme, huge direbbero quelli sanno l’inglese. Non dei fratelli Williams che hanno realizzato gli script di queste 8 puntate, non di James Nesbitt, che insieme al grande Tchéky Karyo danno vita ad una gara di bravura, anche con altri membri del cast, ma neanche Tom Shankland ha sbagliato nulla con una regia che sostiene questo thriller, anche se le sceneggiature sono davvero esemplari. Non ho neanche controllato su Metacritic, che lo mette fra i migliori titoli del 2014 con 85 punti, né Rotten Tomatoes che gli dà un punteggio di 96. No, l’errore è solo mio! Nel 2014 io ho trascurato questa serie, è colpa mia e mi chiedo perchè. Almeno ho recuperato!

Questo è un titolo che tutti dovrebbero vedere, non solo gli amanti del thriller.

Breve Sinossi: Nell’estate del 2006, durante i campionati mondiali di calcio, Tony ed Emily Hughes, una coppia di coniugi inglese, si reca per una breve vacanza nel nord della Francia con il piccolo figlio Oliver. Non molto tempo dopo essere entrati in territorio francese, la loro auto ha un guasto che li costringe a pernottare in una piccola città. Qui Oliver viene rapito mentre era in compagnia del padre, il quale lo perde di vista per pochi istanti, in un locale affollato in cui i presenti sono tutti distratti dalla partita di calcio trasmessa in tv. Nel frattempo la madre li attendeva in una camera d’albergo. Otto anni dopo Oliver non è ancora stato ritrovato, la polizia ha smesso di occuparsene, Tony ed Emily hanno divorziato. Lei ha provato a rifarsi una vita, formando una nuova famiglia, mentre lui non ha mai smesso di cercare il figlio. L’avvistamento di una sciarpa appartenuta al bambino fa emergere una nuova traccia; Julien Baptiste, il detective, ora pensionato, che conduceva le indagini nel 2006, lo aiuta a mettere insieme i pezzi mentre la polizia riapre ufficialmente il caso.

Questa l’ho trovata su Wikipedia, avevo bisogno di allontanarmi perché i davvero è qualcosa che ti trascina al suo interno. Sulle sorti del piccolo Olly il sospetto è che sia finito in mano ad una rete di pedofili con delle forti coperture. La rete dei personaggi si allarga e di ognuno i fratelli Williams riescono a farci vedere il lato umano e il lato oscuro. Una coppia di fratelli che scrive è una sorta di anomalia, mi ricordo gli Epstein di Casablanca, mi sembra fossero addirittura gemelli, e i due Kaufman per Ladro di Orchidee diretto da Spike Jonze – una splendida invenzione perché Donald non esiste, ma fu candidato all’Oscar perché nei credits! La cosa incredibile è il finale di ogni puntata, c’è sempre un cliff da manuale, un colpo di scena che mette in discussione la trama precedente, cioè la vera anima del thriller.

Adoro Nesbitt, un nordirlandese che un secondo ti fa ridere e quello dopo lo vedi a tirare pugni in faccia ad un altro. Qui è un padre sconvolto e ossessionato dalla scomparsa del figlio, che alla fine arriva davvero in un tunnel senza ritorno, senza luce, perso nei ricordi e con solo un disegno in mano. Nella prima foto lo vedete sopra un disegno. Quello lo ha fatto Holly mentre stavano percorrendo le autostrade francesi, è il suo ritratto, con le orecchie grandi.
La seconda foto è Tchéky Karyo, una di quegli attori nato con la faccia da cinema, che può fare il poliziotto e il criminale, famoso da noi per essere stato il capo di Nikita nel film di Luc Besson. Me lo aspettavo duro, invece è un poliziotto intelligente che sa come agire e soprattutto come trattare con le persone, che compensa l’irruenza e la conseguente violenza di Nesbitt, visto il dolore da padre distrutto.

Tutte le storie si chiudono, non date retta a certi commenti sui forum, non sempre si può ottenere un lieto fine e anche noi dovremmo affrontare la realtà, non come Tony (Nesbitt) e capire che la verità va rispettata anche se brutta. La serie tornerà, non con un seguito, ma come Anthology, formato che sta tornando di gran moda, c’è già True Detective e ci sarà Fargo ed American Crime. Ma si può ancora parlare di serialità in questi casi? Vediamo che ne pensate voi.
Non ho detto molto del finale, non faccio spoilering perché davvero merita di essere visto.