The Crown 2: il ritorno della regina

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The Crown 2
Netflix, a un anno di distanza, ha distribuito col suo sistema di streaming per abbonati, la seconda stagione di The Crown (La Corona), serie in dieci puntate sulla vita di Elisabetta II, attuale regina del Regno Unito. Naturalmente l’inizio parte dalla fine della prima stagione, quando la signora Windsor era già sposato con Filippo di Edimburgo. Se la prima stagione andava dal 1947, anno del loro matrimonio, fino al 1956, cioè le avvisaglie della crisi di Suez, la seconda copre un arco temporale che va dal 1956, con tutta la drammaticità della crisi legata al canale che apre il Mar Rosso sul Mediterraneo, il ruolo di Israele e lo scontro fra i due blocchi, fino al 1964, coprendo anche la tragica morte del presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy.

Anche stavolta sono dieci puntate, scritte, come la prima stagione da Peter Morgan, sceneggiatore abile, tanto da aver realizzato alcuni film molto significativi, fra cui The Queen, sempre su Elisabetta II, con la grande Helen Mirren, Frost/Nixon – Il duello, L’ultimo re di Scozia, con un’interpretazione magistrale di Forest Whitaker nel ruolo del sanguinario dittatore dell’Uganda Idi Amin Dada.
Vanessa KirbyIl cast è lo stesso della prima stagione, sappiamo che subirà dei cambiamenti nella terza, come l’addio di Claire Foy, perché giudicata troppo giovane per i prossimi capitoli del racconto, per essere sostituita da Olivia Colman, splendida protagonista insieme a David Tennant delle tre stagioni di Broadchurch – dispiace ma siamo convinti che la scelta della Colman sia azzeccata. Il principe Filippo Mountbatten è sempre Matt Smith, già Doctor Who, la principessa Margareth è ancora una volta la brava e bella Vanessa Kirby, oltre ad altri attori anglosassoni che interpretano vari ministri e lord inglesi.

 

Certo poi c’è Micheal C. Hall. Cosa??? Si proprio lui, prima uno dei due impresari di pompe funebri in Six Feet Under e poi Dexter, consulente forense e chiamato anche il serial killer dei serial killer. Nel panorama delle serie tv J.F.K.queste due serie hanno davvero tracciato un solco sia nella trama, sia nell’approccio interpretativo. Qui è il presidente Kennedy, di cui vediamo il complicato rapporto con la moglie e soprattutto l’uso di psicofarmaci, diciamo così, per tenere i ritmi forsennati della sua vita politica. E non solo.  In questa seconda stagione vediamo anche i problemi matrimoniali della coppia reale inglese. Lo so, Filippo non è simpatico, e voglio essere gentile, anche se alla fine lei lo perdona, sono stati praticamente ad un passo, per varie volte, dal divorzio, però quando vediamo come è cresciuto Lord Montbatten certo cose sono più chiare, come diventa più chiaro anche il motivo per cui Carlo non ha mai avuto un buon rapporto col padre, di certo non so quale persona sana di mente ci sarebbe riuscita, sbattuta in una sorta di prigione al freddo della Scozia con la scusa di volerne fare un uomo. Stesso lager dov’era andato Filippo, non usa lager a caso visto la militanza nazista di alcune Mountbatten, vedi le zie.
La storia contemporanea è fortemente presente in questa stag, basti pensare allo scandalo che porto alle dimissioni di John Profumo, segretario di stato per la guerra, in pratica il ministro della guerra. Profumo aveva un’amante: Christine Keeler. Una modella molto bella. La Keeler era nello stesso periodo anche l’amante dell’addetto navale dell’ambasciata russa. Finisce qui? No. Non è stata la prima volta e forse non sarà neanche l’ultima. Però l’addetto navale, Eugenij Ivanov, era anche una spia dell’Unione Sovietica. Non bastò, perché Profumo fu interrogato sui fatti dalla Camere dei Comuni e rese falsa testimonianza. Non se la cavò e fu costretto alle dimissioni. Naturalmente questo danneggiò anche il governo, pochi mesi dopo il primo ministro Harold Macmillan si dimise per motivi di salute. La bella Christine era amica di Stephen Ward, l’ostepata dei vip nel Regno Unito all’epoca, il cui “sapere medico” fu d’aiuto ha una figura molto vicina alla regina: suo marito! Proprio Filippo negò qualsiasi relazione con la modella e alla fine ottenne il perdono della regina, anche se una ferita era stata impressa. Non era solo una questione di tradimento, i tempi stavano cambiando, l’Inghilterra da grande potenza conservatrice era sull’orlo di una crisi culturale e sociale che l’avrebbe cambiata per sempre. Comunque anche questa è veramente una gran bella stagione.