THE BOYS: I ragazzi sono tornati e sono i veri “SUPER”

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“Settembre, andiamo, è tempo di migrare!” Statte quieto Gabriele che qui fa ancora caldo e anche se Vacanze Seriali si è levato il costume al suo posto è tornato il suo fratello in carica, cioè Percorsi, l’appuntamento che vi parla delle serie tv più interessanti nel panorama nazionale. Concluso questo amabilissimo siparietto per cui il sottoscritto ricevere una denuncia dai curatori dell’eredità del poeta-soldato pescarese, da me mai amato, veniamo all’appuntamento con la serie tv di questa settimana. In tema di ritorno parliamo proprio di un ritorno, anche molto atteso dopo una prima stagione di grandissimo successo. Su Amazon Prime sono tornati I Ragazzi. Parliamo proprio di The Boys.

Dove eravamo rimasti?

Rinfreschiamoci la memoria. The Boys è un anti-superhero drama, basato sull’omonimo fumetto di Garth Ennis e Darick Robertson, prodotto da Seth Rogen – che ormai sembra aver abbandonato la carriera d’attore per quella di sceneggiatore e producer – ed Evan Goldberg per Prime Video di Amazon. L’irriverente serie, creata da Eric Kripke (Supernatural), segue l’idea secondo la quale i supereroi non possano essere tutti buoni e di nobili intenzioni. Cosa succederebbe, dunque, se usassero i propri poteri e il proprio status per corrompere le autorità, scendere a patti con aziende di poco rispetto o perpetrare abusi di ogni tipo? Servirebbe qualcuno per tenerli a bada. Ed è qui che entrano in gioco i Boys, un gruppo di guardiani riunitisi per contrastare i Sette, una crew di supereroi sotto contratto dell’agenzia multimiliardaria Vought International. Dietro i sorrisi smaglianti e la loro straordinaria forza si celano infatti azioni tutt’altro che nobili, e farle venire alla luce sarà un’impresa davvero eroica. La serie era molto liberamente tratta dal fumetto omonimo, diciamo che ne rispettava solamente lo spirito, il che da una parte è un peccato, dall’altra, visto il risultato è comunque un modo in cui ancora una volta come il fumetto possa alimentare il mondo della serialità televisiva. Nel mondo del MCU – Marvel Cinematic Universe, che si si scontra con quello dei DC Comics di Batman e amici vari, The Boys Ironizza su come venga spesso utilizzata la metafora del supereroe dai politici, dalle celebrità e dalla cultura mediatica del nostro tempo. Kripke così ha porta in tv una serie di grande attualità.

La rivolta dei Fan

Non era così scontata una seconda stagione, ma sembra proprio che anche il sarcasmo e l’ironia sui supereroi generi legioni di fan, soprattutto quando si realizza un buon lavoro. Buono come sembra essere questa seconda stagione, di cui abbiamo visto solamente i primi tre episodi per decisione di Amazon, che ha deciso di tornare alle modalità della “tv di una volta” con la cadenza settimanale contro il binge watching con cui invece siamo oramai abituati con gli streamers. Naturalmente questo non è affatto passato in cavalleria. Si è infatti arrivati a un picco del 49% di recensioni a una stella sulla pagina prodotto di Amazon. La qualità non c’entra affatto, visto che sempre su Rotten Tomatoes. Fortunatamente le recensioni negative non dovrebbero influire più di tanto sul futuro della serie che, anzi, è stata già rinnovata per una terza stagione.

Però i ragazzi funzionano ancora

Gli episodi fin qui visti proseguono il discorso iniziato con apprezzabile coerenza narrativa, cosa non da poco, piazzando i tocchi di classe e le piccole e grandi novità che ci aspettavamo di trovare, e soprattutto confermando uno dei molti pregi della serie: forte densità narrativa e tematica. In soli tre episodi succedono un molte cose e scaturiscano moltissime riflessioni che possono creare dibattiti fittissimi, compreso lo scontro fra supereroi maschi e femmine, giovani ed anziani e tanto altro ancora. Alla base di tutto c’è sempre la sfida fra un gruppo di umani senza poteri capitanati da Butcher (ma anche, lo vedremo meglio a breve, da Hughie), e i supereroi della Vought. Una sfida che poi si divide in varie sottostorie diverse: il tentativo congiunto di Hughie e Starlight di rendere pubblica l’esistenza del composto V; la speranza da parte di Butcher di riabbracciare la moglie, passando attraverso la cattura di un super-terrorista che in realtà è il fratello di Kimiko (e che terrorista non lo è per niente povera stella); gli sforzi disperati da parte di Abisso di tornare nei Setter superando le proprie fragilità e insicurezze – da non perdere i suoi “dialoghi” con le sue branchie – passando per l’adesione a una specie di setta; le faide interne alla Vought, in cui la leadership di Mr. Edgar (il meraviglioso Giancarlo Esposito che da Breaking Bad oramai è sinonimo di qualità e successo) si scontra con quella di Patriota, che a sua volta deve vedersela con l’arrivo di Stormfront, una supereroina che nel giro di tre episodi fa vedere tutto il contrario di tutto, con discreta confusione da parte del biondo leader dei super e aprendo scenari narrativi ricchi ed interessanti. Interpretata da Aya Cash (molto brava in You’re The Worst serie amatissima dagli appassionati), Stormfront è una cattiva, ma di tipo completamente diverso rispetto a Patriota. Prima di tutto perché non ci accorgiamo subito della sua vera natura, tanto che nelle prime scene siamo perfino portati ad apprezzarla. Ma soprattutto perché la sua non è una malvagità immediata, istintiva, infantile, bensì calcolata e programmata. Stormfront sembra essere la nuova carta della Vought per poter sostituire la personalità di Patriota che è diventato troppo ingombrante per gli interessi della multinazionale. Cosa fare ora? Aspettare la prossima settimana, sperando passi in fretta!

Archivi Seriali – Super non proprio Eroi

The Boys non è un caso isolato. Tutt’altro! Il mondo delle serie tv è pieno di adattamenti, più o meno liberi, più o meno riusciti, dal mondo dei fumetti e dei supereroi. Un esempio che pochi sanno. Lucifer. Siete rimasti a bocca aperta vero? Il personaggio interpretato da Tom Ellis, giunto alla quinta stagione – ne parleremo, è una promessa – è apparso più volte nel leggendario Sandman di Neil Gaiman, ottenendo anche uno spin-off sempre dalla DC Vertigo. Altra serie che consiglio assolutamente da recuperare è Legion, che trarra del figlio di Charles Xavier, leader degli XMen, uno dei mutanti più spaventosi e potenti che siano mai stati generati. David Haller ha ereditato il gene mutante dal padre, ma è anche affetto da un fortissimo disturbo della personalità, o meglio delle personalità multiple, dato che sono tante (circa 200) e ognuna di esse reca con sé un potere peculiare e potenzialmente devastante.