Steve Buscemi, Nick Cave e Blixa Bargeld. Percorso.

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Steve Buscemi, Nick Cave e Blixa Bargeld. Percorso.

Diana Krall ha fatto una canzone. Bella. Mettetela da una parte perchè parliamo del video di questa canzone, When The Curtain Comes Down, che vede Steve Buscemi come protagonista. Un grande protagonista che solo negli ultimi anni sta avendo il grande successo che merita, grazie alle tre stagioni interpretate in Boardwalk Empire – astenersi fan di Glee.
Il video è bellissimo per me, ha degli echi anni '80, con l'uso di truquerie alla Melies, col suo corpo, sempre dall'aria malaticcia, che riempie il palco, il sipario, ma godetevelo ora.

La canzone ricorda certe cose germaniche, ispiratrici, d'altronde la sig.ra Costello sicuramente ha sentito un disco meraviglioso come September Songs, splendida riedizione delle immortali canzoni di Kurt Weil, ricantate da artisti del calibro di Lou Reed, Costello, William S. Burroughs e Nick Cave. Proprio Nick Cave mi è venuto in mente mentre guardavo il video, proprio lui, il Re Inkiostro australiano, cantante, scrittore, sceneggiatore, artista completo, che nel 1990, col fido Blixa Bargeld, cantava The Weeping Song, su una barchetta sopra di un mare fatto con la plastica nera, sacchi d'immondizia, con dandy che venivano da una Berlino di stile.

C'è stata una Berlino. Anzi ce ne sono state tante. Come quello techno-riot degli Atari Teenage Riot, con le Love Parade. C'era quella di Bowie, Lou Reed e Iggy Pop, 70/80. C'era quella di Nick Cave, che era anche quella di Blixa Bargeld e dei suoi Einsturzende Naubaten, enorme gruppo post-industrial, dalle atmosfere diversissime. Ho avuto l'opportunità di ascoltarli dal vivo alcuni anni fa, nonostante gli anni, sono straordinari e non si risparmiano. Il percorso continua proprio con loro.

Lo so, è un piccolo percorso, saltato fuori da un giro neuronico partito da un link di Fb, però oltre ad essere musicale, condivide un'altra cosa: la povertà del mezzo video. Niente effetti speciali, ne grafica 3D, solo una narrazione ricca ma con pochi mezzi, eppure così fondamentalmente essenziale.