Pasolini 40. Non ci siamo scordati!

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Non l’abbiamo dimenticato e non ci siamo scordati che ieri erano i 40 anni dal brutale massacro di Pier Paolo Pasolini. Abbiamo scelto il ritardo perché per noi Pasolini è ancora morto, eppure è vivo. Ci piace pensarloarlo come la foto che abbiamo messo sopra, mentre ride, con Ninetto Davoli, amico e amante, durante le riprese de La Trilogia della vita. Negli ultimi giorni l’ho sentito ricordare in molte maniere, alcune assurde e becere, parlando dell’esagerato complottismo e della speculazione fatta sul suo omicidio. Noi preferiamo rimanerne fuori, perché la verità ancora non è stata detta.
Eppure Pasolini è stato un intellettuale completo, quando questa parola aveva ancora un senso, quando indicava un’intelligenza viva che scavava nella società e soprattutto nelle sue pieghe. Un poeta di parole e immagini, che continua ancora a stimolarci. Certo che ne sentiamo la mancanza, sentiamo la mancanza della verità sulla sua fine, eppure lui è sempre presente. Quello che mi chiedo è se i ragazzi di oggi lo conoscano. Dovrebbero vederlo, leggerlo, sentire la sua voce e non solo i ricordi di chi l’ha conosciuto.
Diceva Filippo Scozzari, fumettista del gruppo di Frigidaire, Prima pagare poi ricordare, che è anche il titolo del libro scritto sulla memoria di Andrea Pazienza. Io credo che questo paese non abbia ancora pagato il giusto pegno a Pasolini. Non va celebrato, va affrontato nella sua pienezza.

Abbiamo scelto di farvi vedere una cosa del 1967, che forse nella sua incompletezza riesce a racchiudere molti dei lati della sua poetica. Si tratta de La terra vista dalla luna, un cortometraggio, che rasenta i trenta minuti, Ninetto Davoli, Totò e Silvana Mangano, colonne della storia del cinema italiano. Era inserito in un film a episodi intitolato Le streghe, cinque episodi, oltre Pasolini gli altri registi erano Visconti, De Sica, Rossi e Bolognini.

Godetevelo!