Nazisti e Gelato

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Nazisti e Gelato

Oggi ci sono una serie di eventi in Italia. A Roma c'è il Gay Pride, la polemica col neo-sindaco Marino si è chiusa, pare bene. Quest'anno diserto perché occupato in altre cose, ma sono contento che sfilino in tutto il loro splendore. Sempre da noi c'è il moto raduno per i 110 anni della Harley Davidson, cosa che m'interessa solo come fatto di costume. Però poi a Milano c'è un'altro evento, una cosa che coinvolgerà al massimo tremila persone, in arrivo da tutta Europa e dagli Stati Uniti: un raduno nazista
Avete letto bene, a Milano, la città dove governa Pisapia, si radunano una serie di rock band filonaziste per suonare, stare insieme, ubriacarsi e altro, nel nome di Adolf Hitler.

L’appuntamento è per questa sera in un capannone della zona industriale di Rogoredo, a due passi dalla fermata della metropolitana di Porto di Mare. A fare gli onori di casa, in quello che si preannuncia come uno dei più grossi raduni neonazisti degli ultimi anni, sono attese oltre 2mila persone, è la Skinhouse di Milano.
Detta così fa impressione, ma fa incazzare parecchio.

Ma perchè? Perchè raccolgono fondi per le spese processuali per i camerati di Azione Skinhead che devono rispondere di reati contestati durante l'Operazione Runa nel 1993, che smantellò la centrale degli skinhead meneghini, legati anche ad un nome molto noto dell'estremismo nero anni 80-90: Maurizio Boccacci.

Oggi si ripropone l'inaccettabile presenza di una manifestazione di chiaro stampo neonazista, fatto questa volta maggiormente grave e inquietante data la sua annunciata dimensione internazionale: Milano non può accettare che si svolgano né ora né in futuro iniziative che attingano al repertorio dell'intolleranza razziale e politica in qualsiasi forma esse si presentino"

la Repubblica

Questa dichiarazione è apparsa sul profilo Facebook del Sindaco Pisapia. Capiamo lo sdegno, capiamo la rabbia, ma non capiamo una cosa. Cioè alzare le mani dicendo che la Questura che ha deciso per l'autorizzazione, cosa che però non metto in dubbio. Metto in dubbio una cosa, perché invece di perder tempo sull'orario di chiusura delle gelaterie e dei venditori di kebab nelle zone della movida non si sono attivati tutte le pressioni necessarie per bloccare questa manifestazione. E se non esistono gli strumenti necessari, perché i sindaci, che oggi vanno tanto di moda, non si uniscono in una lobby per portare una richiesta di cambiamento in questo senso?

Io trovo sempre inaccettabile questa "resa" vigliacca alla responsabilità altrui e non lo dico solo per Pisapia, ma per tutti gli amministratori pubblici e anche privati. Con gli status di Facebook non ci facciamo nulla, come con i seminari sull'odio in rete organizzati dalla Boldrini, una pessima esibizione con le testimonianze genitoriali sul cyberbullismo. L'odio è fra la gente non in rete.
Qui si sta procedendo ad un pericoloso fraintendimento: la rete non come estensione del proprio mondo, ma come sostituzione, fatto che porta alla scomparsa della relazione sociale e della azione sociale. Come quando ci si arrabbia per la censura di una foto di facebook e non per un raduno nazista. Non saranno le raccolte firme online a cambiare le cose, ma le leggi da scrivere!