Doctor Foster: miglior dramma inglese dell’anno

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C’è un errore e c’è la bugia per coprirlo. L’errore è molto più facile da perdonare.
Questo è il claim di Doctor Foster, drama della BBC, trasmesso nell’autunno dell’anno scorso e che ha trionfato al National Tv Awards del 2016. Dal 31 Marzo è visibile su Netflix anche in Italia.
Potrebbe sembrare una semplice storia di tradimenti nel sud dell’Inghilterra, non è così. Così sarebbe banale, invece questa è una storia che potrebbe intrigare parecchio i “leosiners“, ma c’è poco sangue. Ma c’è una donna che percorre la sua discesa agli inferi per le infedeltà del marito, ma deve fare i conti con se stessa se vuole una speranza.

Gemma e Simon
Il dottor Foster è una bella donna, londinese, incontra un uomo nella sua vita, Simon, se ne innamora e lo sposa. Lui è più giovane di lei, ma non di molto, i due vanno a vivere a Birmingham, città natale di Simon. Qui la gente è cordiale, i coniugi hanno una bella vita. Lui è un architetto e sta tentando di realizzare un progetto ambizioso. Lei è il socio anziano di uno studio medico – la sanità inglese è diversa dalla nostra, ci sono passato – e sostiene il marito nella sua scalata, anche aiutandolo finanziariamente – la sua Bmw l’ha comprata lei. Hanno un figlio, dodici anni, Tom, tifoso dell’Aston Villa. Lei lavora molto, è una donna molto in gamba, sa affrontare le difficoltà e i problemi. Però un giorno, un dettaglio, un solo dettaglio, le fa quasi distruggere una vita. La sua.
E’ un capello, biondo, trovato sulla sciarpa del marito, che quel giorno ha casualmente indossato. Un errore? Un deus ex-machina? Non è così importante, ma innesca la trama dell’intera vicenda.

Interno Borghese e Inferno Borghese
So che la questione sembra il classico dramma borghese, o addirittura una canzone di Edoardo Vianello, ma la grandezza di questa serie, che è stata rinnovata, è il come Gemma Foster scopre che tutti lo sanno, che il marito è un bugiardo seriale e che dovrà ridefinire anche se stessa per salvare la sua salute mentale. Gemma scopre che suo marito ha un’amante, una ragazza di 23 anni, all’inizio crede che sia stata solo una notte, poi qualcuno la convince che va avanti a tre mesi, ma la verità è che la storia dura da 2 anni. Lei ribadisce che è la bugia la cosa che le fa più male. Vero, perché coinvolge lei, i vicini, i soci del marito, i colleghi, gli amici – o presunti tali – e la suocera. Gemma si ritrova sola e si scopre non proprio una bella persona, non solo per i tradimenti del marito, che non fa solo sesso con una ragazzina e la mette incinta, ma anche altro per distruggere la sua famiglia.
La serie dura cinque puntate e a parte il tema non ricorda un’altra serie di successo sui tradimenti come The Affair, perché qui ci sono parecchi colpi di scena, specie di ordine psicologico, tanto che lo spettatore prende le sue parti, però a volte si sente costretto a una retromarcia perché sente che sta sprofondando. Non dico di più altrimenti diventa spoiler, anche perché su Netflix è visibile, il network online sta acquistando molte serie britanniche, con mia grande gioia, come su Midwinter of the spirit, miniserie in tre parti su una donna sacerdote ed esorcista. Ne parleremo.
Non credo che in Italia si potrebbe fare, visto anche che lei è anglicana. Comunque l’autore-produttore è Mike Bartlett, che ha studiato a Leeds e ha lavorato molto per il teatro e si vede.
Durante la premiazione come miglior dramma dell’anno Suranne  Jones, proprio Gemma Foster, ha annunciato la sua gravidanza, già visibile, e uno dei produttori ha confermato che la serie avrà una seconda stagione. Sono proprio curioso. Anche dei commenti.