Crazyhead: fra Buffy e Misfits

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CrazyheadDopo le nomination per gli Academy Award e tutta la valanga di premi torniamo ad occuparci di serie tv. Qualche mese fa Netflix ha trasmesso una cosa davvero carina, il giusto incrocio fra Misfits e Buffy, dal titolo Crazyhead. L’autore è Howard Overman, uno che ha scritto Misfits e anche Dirk Gently, altro titolo caldo di Netflix con Elijah Wood (si proprio Frodo della saga di Peter Jackson). E’ di genere. Quale? Diciamo un comedy-horror. Perchè? Fa ridere e ci sono i demoni.

Siamo a Londra e ci sono delle ragazze che conducono la loro vita. Amy (Cara Theobold, già vista in Downton Abbey) è una cameriera in un bowling e condivide l’appartamento con Suzanne, una sua amica. Amy, dopo una serata, viene attaccata da un demone e salvata fa Raquel (Susan Wokoma), una ragazza un po’ particolare. Sembra tutto finire lì, ma Amy continua a vedere questi oscuri personaggi, che sono demoni e lei li vede per quello che sono, come se avessero il cranio coperto da fili elettrici. Intanto Suzanne sparisce, praticamente viene posseduta dallo spirito di un demone, l’amica le effettua un esorcismo, ma non sembra sortire il risultato sperato, visto che la ragazza passa a miglior vita. Intanto Amy e Raquel stringono un rapporto abbastanza stretto, anche fra Amy e il fratello di Raquel, un bel ragazzo di nome Tyler e  due sembrano provare una certa simpatia reciprioca. Comunque la faccenda dei demoni si fa seria, anche perchè vogliono rientrare sulla terra dall’inferno, attraverso un varco. Questo varco è proprio Raquel, figlia di un’umana e di un demone che l’ha sempre protetta.
La serie scorre bene, i personaggi sono scritti bene, anche quelli maschili, e ci sono momenti divertenti anche fra i demoni. State tranquilli perchè l’horror non è di quelli seri, ma in realtà diventa l’occasione per far proseguire la storia. Buono il cast che se la cava molto bene e le location sono quelle di Bristol nel Regno Unito. E’ stata prodotta con un accordo fra Channel 4 e Netflix, una nuova via per arrivare al mercato anglossassone, d’altronde la pay tv non vuole fermarsi, anzi sta tentando di prendere molto quote di tanti mercati. Ci sta riuscendo anche grazie a questi prodotti a costi contenuti.